Violenza sessuale su quindicenne

Arrestato un 45enne insospettabile. L’abuso mentre il ragazzino stava giocando con i suoi amici

Carabinieri

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Siena, 30 settembre 2015 - UNA STORIACCIA di quelle che non vorremmo mai scrivere e soprattutto nessun genitore vorrebbe che accadesse al proprio figlio. E, invece, è successo a San Miniato dove un quarantacinquenne italiano, residente a Monteroni d’Arbia, ha molestato sessualmente un adolescente di 15 anni e per questo è stato arrestato per violenza.

E’ un pomeriggio come tanti e stando a quando ricostruito dai carabinieri della stazione di Largo Salvo d’Acquisto, un gruppo di ragazzini tra i 13 e i 15 anni sta giocando nei giardini pubblici del popolare quartiere quando arriva quell’uomo. Qualcuno lo conosce di vista, mentre altri non sanno neppure chi sia. Fatto sta che il quarantacinquenne, disoccupato e in cerca di impiegare quelle ore pomeridiane, si unisce ai giochi e agli scherzi degli adolescenti. Ad un certo punto i minorenni decidono di cambiare divertimento e scelgono di giocare a nascondino. Uno si mette a contare mentre gli altri cercano «rifugi» più o meno sicuri. E’ in questo momento che l’adulto afferra il quindicenne che sta dietro all’angolo di un caseggiato. Gli abbassa i pantaloni e inizia a toccarlo nelle parti intime.

Il ragazzino si ribella, lo respinge e riesce a scappare da quell’uomo che improvvisamente si è trasformato in un orco. Il minore racconta ai compagni quanto gli è accaduto e una volta a casa confessa tutto anche ai genitori. Suo padre non ci pensa due volte e bussa alla porta della caserma dei carabinieri che dista pochi minuti dalla loro abitazione. I militari raccolgono la denuncia che il giorno successivo arriva fin sul tavolo del sostituto procuratore della Repubblica Nicola Marini. Il magistrato legge le carte e poi decide di ascoltare anche la vittima della violenza sessuale. Il minorenne racconta tutto senza alcuna contraddizione e ripercorre quei terribili istanti vissuti all’ombra del suo quartiere. Il dottor Marini chiede quindi al giudice di emettere un provvedimento restrittivo nei confronti di quell’adulto. E’ necessario fermarlo perché il pm è convinto che potrebbe di nuovo commettere lo stesso reato ai danni di altri ragazzini. Il giudice gli dà ragione e decide per gli arresti domiciliari nei confronti del quarantacinquenne, disoccupato e nubile. E così dall’altro ieri l’uomo viene raggiunto dal provvedimento con il quale esplicitamente gli viene negata la possibilità di continuare la vita che aveva condotto fino a quel momento. In pratica non può assolutamente uscire dalla sua abitazione sia nell’arco della giornata, che durante le ore notturne.