Vigne e paesaggio, Rossi incontra Frescobaldi: "Punto di incontro possibile"

Dopo le numerose polemiche dei produttori vinicoli sul piano paesaggistico approvato dalla giunta regionale, il governatore della Toscana rassicura gli agricoltori / FOTO

Rossi incontra Frescobaldi al Castello di Nipozzano (Fotocronache Germogli)

Rossi incontra Frescobaldi al Castello di Nipozzano (Fotocronache Germogli)

Firenze, 2 settembre 2014 - Missione diplomatica del governatore della Toscana Enrico Rossi al Castello di Nipozzano, quartier generale del gruppo FrescobaldiRossi al termine dell'incontro con il marchese Lamberto Frescobaldi, presidente della storica azienda vitivinicola, ha affermato, dopo più di mezz'ora di colloquio, che presto sarà trovato "un punto di equilibrio sul piano paesaggistico, capace di tutelare un'agricoltura moderna ma anche l'ambiente e la bellezza della campagna". Infatti, nei giorni scorsi numerose polemiche sul piano paesaggistico approvato dalla giunta regionale si sono alzate da parte dei produttori vinicoli. Sono 23 mila in tutto le aziende, che "fanno bene alla Toscana e alla sua economia", come dice Rossi, e che fanno della Toscana la sesta produttrice in Italia con il 57 per cento della produzione a denominazione di origine controllata, la serie A dei vini d'Italia, 42 etichette, 6 Docg e 3 Doc. 

In tutta la zona si producono vini di qualità. "Porsi un senso del limite nel momento in cui andavamo a scrivere un nuovo piano non mi sembra sbagliato" premette Rossi. "Abbiamo comunque un obiettivo condiviso – spiega il presidente davanti alle vigne sferzate dal vento di tramontana, accanto il marchese Lamberto e il padre Vittorio - Vogliamo un'agricoltura moderna, meccanizzata certo e capace di apprezzarsi sui mercati mondiali, ma vogliamo anche tutelare il paesaggio. Due cose che in passato sono state assieme e che sono convinto potranno stare assieme anche in futuro".

C'è tempo fino al 29 settembre per presentare osservazioni al piano paesaggistico. Le associazioni di categoria le hanno già annunciate, chiedendo garanzie sui reimpianti e la messa a coltura a vigna di nuovi terreni. "Sono qui per ascoltare – dice Rossi, annunciando con l'occasione visite in altre fattorie - Semplificheremo il linguaggio e quant'altro sia da semplificare. Agevoleremo le aziende negli interventi necessari per rimettere a coltura terreni abbandonati da anni e riconquistati nel frattempo dal bosco". Si calcolano che potrebbero essere tra i 100 e i 200 mila ettari, un decimo di tutta la regione. "Lavoreremo - continua Rossi - affinché le raccomandazioni del piano, direttive e non vincoli, siano chiare e recepite in maniera omogenea dai territori. Ma sono sicuro che alla fine riusciremo a fare un bel lavoro". Intanto, conclude Rossi, "buona vendemmia", che con i merlot e i bianchi da qualche giorno è già iniziata.