«La Passeggiata non si vende»; il caso che fa dividere il Pd

Il gruppo di Batistini boccia il progetto della nuova alienazione. Guai per la giunta: contrari anche i consiglieri Genick e Paterni

La Passeggiata

La Passeggiata

di BEPPE NELLI

Viareggio, 8 settembre 2014 - ALTOLA’ di una bella fetta del Pd alla possibile vendita dei terreni della Passeggiata per risanare il disavanzo. Il niet è pesante, anche perché col gruppo di Antonio Batistini lo firmano due consiglieri comunali indispensabili alla risicata maggioranza di Leonardo Betti: Franco Paterni e Stefano Genick. Il documento è sostenuto anche da Riccardo Bertini e Marco Barghetti: «La vendita del diritto di superficie delle abitazioni della passeggiata fu resa possibile con la sdemanializzazione dei terreni (patrimonio indisponibile) in virtù della motivazione di nessun interesse pubblico degli stessi rispetto alle finalità del capitolato delle concessioni, e fu oltretutto motivata e realizzata nell’ambito del piano casa per l’utilizzo degli introiti ad uno scopo preciso (che non era il debito pubblico), ma la realizzazione o l’acquisto di alloggi, quindi di fatto mantenendo inalterato il patrimonio immobiliare del comune. Ripetutamente la Corte dei conti, il Mef, i revisori dei conti, il ragioniere capo del comune hanno ricordato che il bilancio del comune ha il problema di un deficit strutturale che si protrae negli anni ( tutti i bilanci dal 2009 ad oggi hanno sempre chiuso con un consistente deficit). Ricordiamo che il diritto di superficie della Passeggiata garantisce un’entrata per le casse comunali di oltre due milioni e mezzo di euro all’anno e questo dimostra che è un bene fortemente produttivo. Esistono invece beni inutilizzati, inutilizzabili e di scarsa o addirittura negativa redditività, che potrebbero essere messi sul mercato con maggior successo dei piani di alienazione passati».

MA C’E’ di più: «In un bilancio strutturalmente deficitario come il nostro, pensare di togliere un’entrata certa ed importante come questa, significa dover aumentare il prelievo fiscale di altri 2.500.000 euro a partire da subito e per gli anni futuri. Inoltre vogliamo ricordare che l’eventuale vendita di tutti i diritti di superficie della Passeggiata farebbe oltretutto venir meno ogni possibilità di controllo e di gestione delle trasformazioni funzionali dell’area. Infine, poiché questo intervento non era contenuto né nel programma elettorale né nelle linee programmatiche del sindaco approvate dal consiglio comunale, qualsiasi decisione in merito dovrà essere preceduta da un’ampia e partecipata discussione coinvolgendo le forze politiche (non solo quelle di maggioranza), sociali ed economiche della città». Il gruppo renziano invece ha giocato d’anticipo: sì alle nuove iniziative non previste dal programma elettorale del sindaco.