Rossi salva anche Burlamacco. Ma la Fondazione viene commissariata

La Regione si fa carico del debito del 2014 e si impegna per il 2015. "Ma dovrà essere un bilancio sobrio" / LE DIMISSIONI DI PRESIDENTE E CDA / "IL CORSO SI FARA', MA SARA' MENO RICCO"

Il presidente della Regione Enrico Rossi

Il presidente della Regione Enrico Rossi

Viareggio, 7 settembre 2014 - NON AVEVA il pennello in mano come quei ragazzi che ieri mattina hanno dato una bella rinfrescata alla gigantesca scritta sul molo «Viareggio è il Carnevale»; però il presidente della Regione Enrico Rossi — arrivato ieri pomeriggio in città — aveva con sé una penna con cui ha sottoscritto un impegno formale a favore di Burlamacco e con cui, nello stesso tempo, ha disegnato i contorni dell’immediato futuro. Che prenderà le sembianze — come avevamo anticipato nei giorni scorsi — di un commissario per Palazzo delle Muse. «Il Carnevale di Viareggio del 2015 si farà. Non ci sono dubbi», hanno annunciato ieri all’unisono con sorrisi a 64 denti (32 più 32) sia Rossi che il sindaco Betti che ieri, al termine dell’incontro in municipio, guarda il governatore come fosse lo zio arrivato dall’America con un pacco di dollari alto così.

La certezza è che la Regione pagherà per intero il debito (circa 1,1 milioni di euro) che il comune di Viareggio aveva con la Fondazione Carnevale in modo da garantire la chiusura del bilancio consuntivo 2014; la promessa è che la Regione stessa — tramite il lavoro del commissario — si farà carico del contributo pubblico in passato in larga parte garantito dal Comune. Quanto stanzierà non è stato ancora detto perché prima si aspetta che il commissario — l’obiettivo è che venga nominato la prossima settimana di comune accordo fra giunte comunale e regionale — veda i conti di Burlamacco. Un aggettivo, comunque il Governatore della Toscana lo ha speso. «Il bilancio — ha detto — dovrà essere sobrio. Non lo dovrà essere la manifestazione — ha poi corretto il tiro — che è un punto di riferimento per tutta la Toscana. Viareggio è il Carnevale, come recita la scritta che è stata appena rinfrescata. E noi vogliamo che resti all’altezza della sua tradizione. Per questo aspettiamo che il commissario faccia i conti. Per parte nostra chiederemo aiuto allo Stato, ai parlamentari di zona Granaiola e Marcucci, perché ai massimi livelli ognuno faccia la sua parte». Dopo il Pucciniano, insomma, la Regione prende in carico sotto la sua ala protettiva anche il Carnevale, l’altra grande manifestazione culturale cittadina.  Adesso cosa succederà da un punto di vista operativo? La prossima settimana la Regione metterà nero su bianco il suo impegno a farsi carico dei debiti del 2014 e da subito scatteranno le consultazioni per nominare il commissario. A lui il compito di redigere — insieme al direttore generale Marco Francesconi — il bilancio consuntivo dell’edizione passata ed elaborare le linee guida dell’edizione 2015, compresa la definizione del bando di partecipazione.   

Tagli in vista sul fronte della cartapesta? Ancora non se ne è parlato, anche perché tutto è vincolato 1) alla possibilità di operare risparmi sotto altre voci e 2) a reperire nuovi contributi pubblici e privati, compresa la definizione della proposta di legge-miraggio sul contributo costante alla manifestazione da parte del Governo. «Oggi — ha detto il sindaco Betti che può finalmente tirare un sospiro di sollievo dopo tanto tempo — abbiamo convenuto insieme al presidente della Regione che la strada migliore per salvare il Carnevale fosse quella di andare al commissariamento. Per chiudere il vecchio bilancio e programmare il nuovo. Grazie agli impegni assunti dalla Regione il Carnevale 2015 si farà». Paolo Di Grazia