Mercoledì 24 Aprile 2024

Turismo, San Silvestro e paragoni: "Rispetto alla Romagna siamo un passo indietro"

La testimonianza di un viareggino doc: "Due giorni a Rimini spendendo una sciocchezza con tanti eventi da poter seguire"

Festa per San Silvestro

Festa per San Silvestro

Viareggio, 3 gennaio 2015 - Si dice che l’erba del vicino sia sempre più verde e al viareggino, è risaputo, piace molto piangersi addosso. Quindi con i bagordi dell’ultimo dell’anno passati agli archivi si sprecano i commenti sui social network su quello che è andato, su quello che non è andato, su quello che poteva esser fatto magari meglio e sopratutto su quello che non è stato fatto. La crisi economica ha picchiato duro sull’Italia e in particolare sulla plurindebitata e commissariata città di Viareggio che se non fosse stato per l’iniziativa, intrapresa e realizzata dall’Osteria di Burlamacco, sarebbe rimasta completamente all’asciutto di qualsivoglia festa all’aperto. Ma c’è chi andando fuori Viareggio si è trovato di fronte ad un’altra realtà e non ha mancato di farlo rilevare.

Impazzano così i paragoni con altre località turistiche paragonabili a Viareggio e alla Versilia. Il parallelismo con la riviera romagnola e in particolare con Rimini è quasi immediato e purtroppo arrivano delle considerazioni negative. Alessandro Bongiorni, viareggino e carnevalaro anche se attualmente residente a Monaco di Baviera, proprio a Rimini ha trascorso, con la compagna, l’ultima notte dell’anno. "Il confronto che mi viene da fare – osserva con mestizia – è quasi impietoso. Due notti in un hotel a tre stelle, con colazione inclusa a 100 euro, un bellissimo concerto davanti al mare con tre big della musica come Fabi, Gazzè e Sivestri, diversi punti musica dislocati nel resto della città dove è stato possibile divertirsi fino all’alba".

Tutta un’altra musica in tutti i sensi. Racconta ancora Alessandro Bongiorni (nella foto sotto): "I negozi aperti, mezzi pubblici garantiti e potenziati gratuitamente sino all’alba e poi la tradizionale gentilezza e cortesia. Siamo stati benissimo tanto più che c’è stato anche la possibilità di andare a visitare, visto che era aperto, con ingresso gratuito, anche il museo dedicato a Federico Fellini. Una vacanza indimenticabile sulla riviera romagnola: lo dico io che sono di Viareggio ma bisogna riconoscerlo serenamente. Siamo un passo indietro rispetto alla Romagna".

Alessandro Bongiorni

Il racconto di Alessandro mette a nudo le pecche di un "sistema Viareggio" sempre meno a passo con i tempi, ancorato probabilmente ad un vecchio modo di fare turismo e attrazione. I commenti non si sono fatti attendere con Valter Martinelli che dice: "In Romagna il turismo è considerato un comparto economico come l’agricoltura o l’industria mentre da noi passa quasi per lavoro stagionale".

Alessandro Capparelli è sferzante maledicendo gli interessi di bottega e "una classe imprenditoriale – attacca – vecchia e anacronistica che si poggia anche su regolamenti comunali astrusi a quella che dovrebbe essere una realtà turistica".

Marco Simeone inquadra proprio il punto focale sottolineando la principale differenza. "In Romagna – scrive – sanno vendere anche illusioni e fanno squadra". Forse è proprio questo il punto. Per rilanciarsi nel 2016, con meno risorse a dispozione, la città dovrà ritrovare quel senso di unione che nel corso degli anni è via via sempre più scemato.

Sergio Iacopetti