Nella rissa volano spranghe e perfino una sedie a rotelle

Lite furibonda tra stranieri in pieno centro, coinvolta un’anziana

I carabinieri (Foto archivio)

I carabinieri (Foto archivio)

Viareggio, 4 luglio 2015 - Scene da "saloon" ieri in pieno centro (e in pieno giorno) a Viareggio. Siamo poco oltre le 17.30 quando sull’angolo fra via San Martino e via Pucci si è scatenato l’inferno con una maxi-rissa scoppiata tra due bande di nordafricani che hanno trasformato in fretta quella zona del centro viareggino, vicina al Mercato, in un vero Far West, sotto gli occhi sbigottiti dei tanti passanti e residenti che increduli hanno assistito a scene cui avrebbero fatto ben volentieri a meno. Un gruppetto di quattro-cinque nordafricani (fra cui un soggetto segnalato come particolarmente su di giri) ha iniziato ad aggirarsi di fronte al negozio di un parrucchiere tunisino, volendo entrare all’interno ma trovando come ostacolo l’abbassamento della saracinesca da parte di chi era dentro al parrucchiere. Dopo un po’ di via vai e qualche screzio solo verbale, si è passati molto in fretta alle maniere forti. Anzi, fortissime.

Coloro che hanno assistito alla scena parlano di catene, spranghe e bastoni ma soprattutto di una violenza inaudita con la quale è stato lanciato di tutto. Persino una sedie a rotelle. Infatti un’anziana signora che passava di lì con la sua carrozzina è stata aiutata da alcuni residenti ad alzarsi e, vista la malaparata, a mettersi a riparo all’interno di un tabacchino. E la sua sedia a rotelle, rimasta “parcheggiata” sul marciapiede, è stata addirittura usata come “arma” dai nordafricani nel bel mezzo del rissone. Le due bande opposte se le sono date di santa ragione tant’è che sull’asfalto è rimasto parecchio sangue. I protagonisti del furibondo scontro sono poi fuggiti prima dell’arrivo dei carabinieri.

Chi non ne può più di queste situazioni sono i cittadini che, quotidianamente e in molte zone ormai definibili «a rischio» di Viareggio, devono imbattersi in queste risse con regolamento di conti nelle quali a volte capita che ci finisca dentro anche chi proprio non c’entra nulla e che magari ha l’unica “colpa” di passare nel posto sbagliato al momento sbagliato. "Ma è mai possibile - gridano tutto il loro sdegno i residenti della zona dove è avvenuto quest’ultimo (ma purtroppo, ci scommettiamo, non sarà l’ultimo) episodio di violenza - siamo stufi". "È giunto davvero il momento di dire basta - proseguono - le vie tutte intorno alla stazione sono diventate terra bruciata, dove a ogni ora ci si imbatte in personaggi poco raccomandabili".

"Che si sarebbe arrivati ad una rissa così esagerata era nell’aria da tempo - spiega un residente di via San Martino - in questa zona si è creato una sorta di “triangolo delinquenziale” poiché ci sono tre attività vicine attorno alle quali gravitano costantemente dei loschi figuri".

Simone Ferro