Due fecondazioni eterologhe con i metodo "egg sharing": "Sono le prime in Italia"

All'ospedale Versilia. Si tratta di ovociti donati da donne che si stavano sottoponendo alla procreazione assistita. L'Asl: "Un gesto altruistico e gratuito"

Fecondazione assistita (immagine d’archivio)

Fecondazione assistita (immagine d’archivio)

Lido di Camaiore, 31 marzo 2015 - Prime due fecondazioni eterologhe in Toscana, e probabilmente in Italia, effettuate con il metodo 'egg sharing', ovvero con ovociti donati da donne che si stavano sottoponendo alla procreazione assistita.

Gli impianti sono stati effettuati giovedì scorso all'ospedale Versilia dove è attivo un centro per l'infertilità, che è centro di riferimento regionale per la Pma, che ha appunto scelto la via dell'egg sharing.

È la stessa Asl Versilia a spiegare che queste due ovodonazioni sono "sicuramente tra le prime in Italia". Le donatrici che hanno consentito le prime due fecondazioni hanno 29 e 34 anni e si stavano sottoponendo alla procreazione assistita presso il centro versiliese. Dalla Asl si spiega che altre due stanno effettuando i vari screening previsti per effettuare ovodonazioni.

Al centro dell'ospedale Versilia, attivo dal 2003, da ottobre scorso sono stati inseriti nel programma per l'eterologa 150 coppie e altre 200 sono in lista di attesa. La scelta di percorrere la via dell'egg sharing, spiega la Asl in una nota, "è certamente più complessa ed impegnativa, ma anche gratuita e di grande valenza etica. La Regione Toscana ha fortemente appoggiato questa visione e ci siamo sentiti spinti su questa strada anche dalle indicazioni della ministra della Salute, Lorenzin, emerse nel tavolo consultivo sull'eterologa, convocato a luglio. Indubbiamente l'attività di "proselitismo" a favore dell'ovodonazione ha un grande costo in termini di tempo ed energie, per stabilire il rapporto di fiducia e il grado di informazione che possono portare alcune coppie al compimento di un gesto altruistico e gratuito. Nell'impegnarci in questa attività hanno giocato a nostro favore l'entusiasmo di tutta l'equipe e l'alto grado di fiducia che in essa ripongono da sempre i nostri utenti. Siamo soltanto all'inizio, ma siamo sicuri che la notizia del fatto che l'eterologa a "costo zero" si può davvero fare nella struttura pubblica, potrà innescare risposte positive di altre coppie, superando la diffidenza verso il poco noto e soprattutto avendo la certezza che non ci saranno speculazioni economiche su quanto donato altruisticamente".