"Topi? Chiamate il sindaco". Manifesti con il suo numero

Polemiche dopo la chiamata del ministro Giannini. Forza Italia contesta il comportamento di Lombardi

Il ministro Giannini (Ansa)

Il ministro Giannini (Ansa)

Tonfano (Lucca), 23 agosto 2014 - MANIFESTI di sei metri con impresso il cellulare di servizio del sindaco Domenico Lombardi, «almeno i pietrasantini sapranno a chi rivolgersi nel caso sia necessaria una derattizzazione». A promettere questa affissione eclatante, attesa nel giro di qualche settimana, è il capogruppo di Forza Italia Andrea Cosci, il quale nei giorni scorsi aveva chiesto lumi sulla telefonata al sindaco da parte del ministro della pubblica istruzione Stefania Giannini a causa della presenza di topi intorno alla sua casa di villeggiatura a Marina.

«Il sindaco dice che ho procurato un ‘danno di immagine’ a Pietrasanta — tuona Cosci — ma ci spieghi di quale danno stiamo parlando. Sono un consigliere di opposizione e faccio il mio dovere: è dannoso chiedere spiegazioni, in modo legittimo e senza alcuna insinuazione? Il vero danno d’immagine è il bivacco degli abusivi sotto il pontile, il Jamaica pub in cui può entrarci chiunque, le strade che cadono a pezzi, e non domandare se corrispondono al vero alcune questioni legate alla vicenda del topo. L’impressione è che Lombardi abbia un grosso peso sulla coscienza, ad esempio il fatto che i pietrasantini paghino le tasse più salate della Versilia, e si sfoghi così sulle persone: questa si chiama irresponsabilità».

Cosci annuncia poi il «servizio» in arrivo: «Lombardi ha detto che i topi sono dovuti alla presenza di bidoni dei rifiuti, ma abbiamo verificato di persona che in quella zona non c’è nessun bidone. In ogni modo, data la sua solerzia nel risolvere il problema dei ratti, tipica del motto ‘servo del potere’ tanto caro alla sua sinistra, lo invitiamo a pubblicizzare il suo numero di telefono. Altrimenti, nel caso fosse sovraccarico di lavoro, ci penseremo noi tra qualche settimana con un bel manifesto di sei metri».

RESTANDO in tema di numeri, l’assessore all’ambiente Italo Viti annuncia che giovedì nella zona segnalata dal ministro sono state piazzate 18 pastiglie nelle caditoie del comprensorio. «Abbiamo seguito tutte le procedure, dal sopralluogo fino al preventivo, che è stato di 300 euro — spiega — ma si tratta di un ciclo di trattamento che era previsto dal contratto siglato con Ersu. Nessuno ‘scandalo’ insomma, è una vicenda che ha avuto una risonanza anche troppo esagerata e sproporzionata alla sua reale entità. Ci sono dei cicli ordinari in calendario e solo in caso di eccezionalità anticipiamo alcune date, come avvenuto con le zanzare, che hanno proliferato dopo le ultime piogge».