Dissesto, maxi stangata su tasse locali e tariffe

Dal 20% fino al raddoppio. Prelievo massimo su case e immobili: l’inquilino paga il 10%. Rincari paurosi sugli affitti di alloggi comunali /RINCARI SCUOLABUS/ LA MANOVRA DEL COMMISSARIO / "PER PRIMA COSA PRENDERO' VISIONE DEI PROBLEMI ESISTENTI"

Valerio Massimo Romeo

Valerio Massimo Romeo

Viareggio, 1 novembre 2014 - BOTTE da orbi: nella sera di Halloween, oltre alle zucche, sono state svuotate anche le tasche dei viareggini. Almeno di quei due terzi che pagano imposte e tariffe locali. In una corsa contro il tempo, nell’ultimo giorno utile i dirigenti comunali hanno scritto, e il commissario Romeo ha approvato, l’aumento generale dei tributi locali e delle tariffe dei vari servizi come imposto dal Tuel per i comuni dissestati, cioè al massimo di legge per 5 anni. I rincari, in generale, vanno dal 25 al 100% in più. Un bagno di sangue, ovviamente solo per i non furbetti che pagano.

TASI. L’imposta sui servizi indivisibili segue l’Imu, già confermata al massimo. Le aliquote Imu erano state mantenute: 6 per mille sulla prima casa di lusso (A/1, A/8 e A/9); seconde case, 10,6 per mille; Altri immobili, 10,6 per mille. Adesso anche la Tasi va al massimo di legge, che è 2,5 per mille sulle prime case non di lusso (con detrazione fino a 40 euro sul gettito); e 0,8 per mille sulle altre tipologie, case di lusso e immobili non abitativi, sui quali il prelievo globale con l’Imu diventa quello massimo ammesso per la somma delle due tasse; e cioè 6,8 per mille sulle case di lusso, e 11,4 per mille sugli immobili non abitativi. Quanto alla sola Tasi, l’imposta degli immobili locati sarà pagata per il 90% dal proprietario, e per il 10% dal conduttore. Sulla base del bilancio 2013, il costo dei servizi indivisibili del comune ammonta a 44,6 milioni, di cui: circa 26 milioni per mandare avanti la baracca del comune; 4,9 milioni per i vigili urbani; 1,87 milioni per viabilità e illuminazione pubblica; 5,17 milioni per il sociale.

IMPOSTA DI SOGGIORNO. E’ la tassa che da sempre gli albergatori, con le tariffe tra le più alte d’Italia, dichiarano essere alla base della crisi del turismo (benché di recente la polizia comunale abbia scoperto una vasta, tanto per cambiare, evasione settoriale). Ebbene, diventa uguale per ogni parte dell’anno e rincara dal 20 al 100%. Con queste tariffe, partendo dal massimo della legge 214/11 per i 5 stelle, e giù a scalare: 5 stelle, 5 euro a notte (erano 4 in estate e 80 cent in inverno); 4 stelle, 4,50 euro; 3 stelle, 4 euro; 2 stelle, 3 euro; 1 stella, 2 euro. Residence alberghieri, 4 euro; camping, 1 euro; agriturismi, 2,50 euro; case ferie, case vacanze e affittacamere, 2,50 euro a notte. C’è di buono che il commissario non ha ritoccato il regolamento comunale: le nuove tariffe si applicano solo alle prime 7 notti, esenti ulteriori pernottamenti, ed esenti ancora i turisti minorenni.

CANONI DEMANIALI. Qua la stangata non sembra enorme, almeno per la Passeggiata: considerato che i canoni sono sempre stati assoggettati al 100% dell’incremento Ista, niente rincari. La delibera però annuncia ritocchi al momento del bilancio riequilibrato. Per affitto di aree e immobili comunali nelle Pinete e nella fascia territoriale a est, le case per famiglie bisognose (?) vengono dotate di un affitto mensile da 5,55 a 12 euro al metro quadro al mese (50 mq, rispettivamente 275 e 600 euro); gli uffici per associazioni da 8,55 a 14 euro/metro al mese (per 50 mq da 425 a 700 euro al mese). Brusco rincaro anche per i diritti di istruttoria delle pratiche del demanio marittimo: la licenza passa da 260 a 300 euro, l’atto formale da 520 a 590, il rinnovo della concessione da 120 a 140 euro. Analoghi rincari per le pratiche delle concessioni comunali ex capitolato, da 300 a 375 euro e da 150 a 187 euro per atto. Diniego ai gestori di telefonia mobile che avevano chiesto riduzioni dei canoni degli impianti: resteranno quelli in vigore e fino al 2023. Infine, aumento del 20% di tutte le tariffe di approdo della Porto Spa alla Madonnina, alla Ceina e a Torre del Lago per sostenere il riequilibrio societario: si va dai 5,50 metri(la tariffa passa da 467 a 574 euro), ai 16-18 metri (la tariffa passa da 10.833 a 13.542 euro).