Venerdì 26 Aprile 2024

Tallio: il divieto esteso a sette utenze

Riscontrati valori superiori al limite in via Garibaldi e a Capezzano / I SINDACI RESPINGONO LE DIMISSIONI DI LATTANZI / / ANALISI A TAPPETO DA PARTE DELL'ASL / GAIA NELLA BUFERA, IL PRESIDENTE LATTANZI SI E' DIMESSO / SERVIZI IDRICI CONTRO IL DIPENDENTE / DUELLO LOMBARDI-MALLEGNI SULL'ACQUISTO DELLE MINIERE EDEM

Un'autobotte (Fotocronache Germogli)

Un'autobotte (Fotocronache Germogli)

Pietrasanta, 28 novembre 2014 - L’ALTALENA del tallio continua imperterrita, con nuove ordinanze di divieto come quella emessa ieri pomeriggio in sette abitazioni di via Capezzano Monte e via Garibaldi. Le analisi quotidiane effettuate da Gaia hanno rilevato infatti valori di tallio superiori al limite dei 2 microgrammi per litro. «La zona – spiega l’azienda – è alimentata da una vecchia condotta in acciaio, risalente a 30 anni fa. Provvederemo a metterla in scarico e a sostituirla interamente. Nel frattempo abbiamo avvisato Comune e Asl sui dati emersi». Il divieto è scattato infati al civico 137, 137/a e 139 di via Garibaldi, con punte massime di 2.3, e al civico 34, 36, 38 e 40 di via Capezzano Monte, dove sono emersi valori pari a 6,8 e addirittura 61. Divieto che rimane in vigore, infine, in via Santa Maria (3.8), via Fonda (2.6), via Verzieri e via Garibaldi più l’uscita Monte Regoli (3.2). Il Comune da parte sua ha chiesto a Gaia una relazione scritta su quanto accaduto «considerato anche che l’azienda stessa – recita una nota – ha segnalato di aver chiuso una delle due vasche di Monte Regoli per presenza di tallio in uscita». Buoni invece i risultati delle analisi effettuate in pianura e a Strettoia, con concentrazioni inferiori a 0,2.

STAMANI alle 9, invece, ci sarà un importante incontro tra i vertici dell’azienda e le rsu, rimaste senza interlocutore dopo l’esposto alla Procura che il gestore ha presentato in via cautelativa a carico di Francesco Di Martino, dirigente tecnico con delega all’acquedotto e alle relazioni sindacali. «Siamo preoccupati per la tempesta che ha investito l’azienda – spiega il segretario provinciale Filctem-Cgil Franco Galeotti, delle rsu – ma già prima delle sue dimissioni avevamo incontrato il presidente Lattanzi invocando una risposta straordinaria ad un evento straordinario come quello del tallio. Ci sono dei dipendenti che stanno portando avanti carichi notevoli di lavoro, con rimodulazioni di orario attuate senza alcun accordo sindacale». Quanto alla vicenda, Galeotti ricorda che le responsabilità di Gaia saranno eventualmente accertate dalla magistratura. «Ma nessuno – prosegue – vorrebbe mai che i cittadini confondessero il concetto di responsabilità gettando nel mucchio anche lavoratori e dipendenti. Anche perché sono loro che stanno garantendo il servizio minimo essenziale».  

GALEOTTI rimarca infine la preoccupazione delle rsu per l’esposto a carico di Di Martino. «Per noi – conclude – si sono aperti due problemi. Da una parte la gestione delle deleghe all’acquedotto, per le quali non ci è stato comunicato chi la stia esercitando, in che forma e in che misura. Il secondo è legato al fatto che Gaia non ci ha ancora presentato un’organizzazione del personale in quanto ci sono dei pensionamenti da rimpiazzare. Temi per i quali ci vuole un interlocutore». Daniele Masseglia