Strage di Viareggio, la Regione rifiuta 2 milioni dalle assicurazioni. Incubo prescrizione

In Regione proiettato il corto sulla strage a pochi giorni dal settimo anniversario. I parenti delle vittime: "No alla prescrizione: sarebbe inammissibile"

La strage ferroviaria di Viareggio

La strage ferroviaria di Viareggio

Viareggio, 21 giugno 2016 - "Come Regione Toscana ci faremo carico perché si prendano i provvedimenti necessari perché non si vada in prescrizione" per quanto riguarda i reati di incendio doloso e di lesioni gravi per la strage di Viareggio, "oggi ho firmato la lettera con cui rifiutiamo l'offerta di 2 milioni di euro avanzata dalle assicurazioni per venire meno al processo e dichiarare la nostra soddisfazione". Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, intervenendo alla seduta del Consiglio regionale che oggi si è aperto con la proiezione del cortometraggio "Ovunque proteggi", dedicato alla strage di Viareggio in cui persero la vita 32 persone il 29 giugno 2009. La Regione si è costituita parte civile nel processo per la strage. "Continuiamo a stare a fianco delle famiglie delle vittime ha aggiunto Rossi -, perché sia fatta piena giustizia e perché siano individuati i responsabili".

LE FOTO DEL DISASTRO

"Siamo in un procedimento penale che dura da 7 anni e siamo a 93 udienze. La sentenza di primo grado è attesa, speriamo per ottobre-novembre" ma "incombe su noi e sul processo la prescrizione. Dopo 7 anni da un evento, si prescrive infatti il reato di lesioni gravi e gravissime e di incendio doloso. Per noi questo è inconcepibile e inammissibile e lotteremo in tutti i modi perché non avvenga". Lo ha detto Daniela Rombi, vicepresidente dell'associazione 'Il Mondo che vorrei Onlus' e madre di una delle 32 vittime della strage di Viareggio che insieme al presidente dell'associazione Marco Piagentini, partecipano alla seduta del Consiglio regionale toscano dove oggi è stato proiettato il cortometraggio "Ovunque proteggi" dedicato ai fatti del 29 giugno 2009.

"Sono alla sbarra anche i vertici di Fs - ha aggiunto in aula - che da imputati sono stati promossi. Vedi Moretti che è stato confermato dal governo Letta, poi fatto cavaliere da Napolitano e poi promosso da Renzi come Ad di Finmeccanica". Secondo Rombi, "se ci sono le leggi che dicono che un reato va in prescrizione, ebbene queste leggi possono essere anche sbagliate e perciò possono essere cambiate. Noi vogliamo che la legge venga cambiata. Non è giusto che 32 persone che erano al sicuro dentro le loro case muoiano e nessuno ne abbia la responsabilità".

Per Piagentini, "lo Stato non si è costituito parte civile e ci ha abbandonato. Se a dicembre si prescriveranno questi due reati chiediamo dove dovremo cercare la verità".

"Abbiamo voluto proiettare in Consiglio regionale il cortometraggio sulla strage di Viareggio perché riteniamo di interpretare i 3,7 milioni di cittadini toscani che vogliono la verità e che la giustizia funzioni. Nessuno può accettare che fatti di questo genere affoghino nei cavilli degli avvocati, nelle aule giudiziarie senza fine, e nella prescrizione che diventa uno strumento per giustificare ciò che è ingiustificabile". Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Eugenio Giani. "La nostra solidarietà non è pietistica - ha aggiunto - ma ferma determinazione e convinzione che tutto ciò che deve far emergere la verità deve essere una sentenza, ed è volontà di tutti che questa sentenza arrivi prima della fine di quest'anno". Secondo Giani "nessun altro atteggiamento o comportamento potrà essere giustificato. Questo è il nostro impegno al di là delle opinioni politiche, dei partiti, qui c'è in ballo la dignità dell'uomo. Come Assemblea dobbiamo essere una cosa sola con i parenti delle vittime - ha concluso - per dare seguito alla legittima domanda di verità e giustizia di un paese democratico e civile".