Viareggio Beach Soccer eroico: centrati scudetto e triplete

Battuta la Lazio in un incredibile finale. Il gol decisivo di Simone Marinai quasi allo scadere

I Giocatori e lo staff del Viareggio festeggiano la conquista dello scudetto

I Giocatori e lo staff del Viareggio festeggiano la conquista dello scudetto

Viareggio, 8 agosto 2016 - Missione Triplete compiuta! Pareva "impossibile". Gli straordinari ragazzi del Muraglione, con l’ausilio di uno staff tecnico super-competente e mirati rinforzi stranieri, l’hanno resa "possibile". Hanno vinto la Champions League (prima squadra italiana a riuscirci). Poi la Coppa Italia. Ora lo scudetto. La bacheca bianconera strabocca di trofei. Il Viareggio Beach Soccer è campione di tutto.

Nella storia del calcio italiano solo una squadra ha vinto tutto nello stesso anno: fu l’Inter di Mourinho e di Milito nel 2010. Nella storia del Beach Soccer italiano solo una squadra l’ha fatto: è la Vbs di Santini e di Gori in questo 2016 da urlo. Ma oltre all’abilità dell’allenatore e alla concretezza del cannoniere c’è molto altro. Gli ingredienti del Triplete sono da ricercare ovunque all’interno del concetto di squadra esaltato da un gruppo che gioca solo per la maglia. Non conta il nome che sta scritto dietro. Conta lo stemma che sta davanti. È quello che ti spinge a superare ogni barriera. La finale con la Lazio è stata al cardiopalma. Il Viareggio ha aggredito il match nel modo giusto.

Gori fa "tin-tin" e segna subito due volte: rovesciata dopo appena 25 secondi in seguito alla respinta corta di Costa su Ramacciotti e poi bis di testa (palogol) su assist di Ozu da sinistra. La Lazio reagisce ma si ferma al palo con Spacca. Bravi i portieri Carpita (su Spacca dalla distanza e sul colpo di testa ravvicinato di Hodel) e Costa (che toglie dall’incrocio la bordata di Ozu). Bernardo la riapre per i capitolini su tiro libero, con cunetta complice che inganna Carpita. Ma sempre su punizione diretta Ozu dal limite defilato trasforma di piatto rasoterra sul primo palo. Ancora Spacca centra il montante da centrocampo, poi ‘Rama’ si divora il 4-1. Gol sbagliato-gol subito.

Infatti Hodel insacca su rigore (fallo di Ozu) il 3-2. Ma nel finale di primo tempo capitan Marinai riporta avanti di 2 la Vbs con un diagonale mancino dopo la rovesciata non riuscita di ‘Jeky’ Valenti. Il secondo round si apre con lo spreco di Remedi in contropiede e il palo di Ramacciotti in rovesciata. Viareggio va forte e con Torres (sinistro al volo innescato dalla rimessa laterale con le mani di Ozu) e Gori (tiro libero) vola sul 6-2. Finita? Macché. La Lazio, che nel finale di secondo tempo aveva segnato con Hodel su penalty (altro fallo, dubbio, di Ozu), approfitta di una cattiva gestione della Vbs, penalizzata pure da errori arbitrali.

Nel terzo tempo Capo di piatto scarta il cioccolatino di Bernardo e segna al volo, poi lo stesso fortissimo Bernardo su libero (fallo di Ramacciotti) accorcia a -1 e infine Rui Mota con un numero da giocoliere pareggia. Sale allora in cattedra il capitano Simone Marinai che prima colpisce un palo in acrobazia e poi su tiro libero fredda Costa con l’aiuto di una cunetta. Il Viareggio iscrive per la prima volta nella sua storia il proprio nome nell’albo d’oro della Serie A. Dal cielo gli occhi di Matteo Valenti guardano Riccione. Vedeno uno scudetto. Vedono un Triplete. Vedono una squadra...che è un capolavoro.