Sparatoria di Lido di Camaiore, il fotogramma del mistero; la polizia acquisisce un video

Si tratta di un filmato pubblicato da La Nazione online poche ore dopo lo scontro a fuoco. Si vede un uomo che potrebbe essere uno della banda, anche se i sospettati della polizia hanno caratteristiche somatiche diverse

Il fotogramma

Il fotogramma

Lido di Camaiore, 5 agosto 2015 - In Versilia tiene banco la sparatoria sul lungomare dello scorso sabato mattina. Una vicenda che ha portato all'arresto di un uomo di etnia sinti con gravi precedenti per furto e truffa. Un arresto rocambolesco, tra gli spari e il terrore dei tanti bagnanti che stavano affollando le spiagge e il lungomare stesso. La polizia ha acquisito il filmato che La Nazione aveva pubblicato poche ore dopo la vicenda. Si tratta di un video girato da un bagnino. Che riprende il terrore in spiaggia della gente che scappa. Durante le riprese, a un certo punto, compare un giovane magro, a torso nudo, che corre sulla battigia con indosso bermuda di jeans e una maglietta in mano. La polizia indaga, potrebbe essere lui una delle altre due persone adesso in fuga e che erano sull'auto intercettata dalle forze dell'ordine. Ma al momento non ci sono sviluppi, anche perché la polizia cercherebbe persone con caratteristiche somatiche diverse da quelle del giovane nel fotogramma. Che per dovere di cronaca pubblichiamo sul nostro sito. Le indagini dunque proseguono.

Resta in carcere, ma il gip ha fatto cadere l'accusa di tentato omicidio contro uno dei banditi arrestati dopo gli spari sul lungomare. Angelo Riviera 43 anni, sinti piemontese, arrestato nell'inseguimento, è stato interrogato dal gip di Lucca Marcella Spada Ricci nel carcere di San Giorgio. Al termine dell'interrogatorio il gip ha fatto cadere l'accusa di tentato omicidio. Riviera ha dichiarato di non aver sparato e che lui e i suoi complici non erano in possesso di armi. Ora, con l'orientamento del gip, a carico di Riviera rimangono solo le accuse di resistenza e violenza a pubblico ufficiale aggravata, e lesioni.