Sabato 20 Aprile 2024

Scampia offesa ora si rivolta. Class action contro il commissario Romeo

"Querela di tutti i cittadini, risarcimento e scuse pubbliche"

Il dottor Romeo

Il dottor Romeo

Viareggio, 26 novembre 2014 - Vedi Napoli e poi muori? A volte accade: l’improvvido accostamento in negativo di Viareggio con Scampia, quartiere napoletano salito anni fa alle cronache della malavita, rischia di costare caro al commissario prefettizio Valerio Massimo Romeo. Il presidente dell’ottava municipalità di Napoli, infatti, annuncia una querela, un’azione risarcitoria di massa, e la richiesta di scuse da parte dei viceprefetto.

Il paragone tra Scampia e Viareggio, che rischierebbe di fare la stessa fine, è stato fatto da Romeo domenica scorsa, durante l’inaugurazione di Villa Argentina. Insieme ad altre considerazioni, come la scoperta che il Lago di Massaciuccoli è inquinato. «La Nazione» ha evitato di occuparsi di simili affermazioni. Altri no. E così ieri l’avvocato Angelo Pisani, presidente dell’ottava municipalità di Napoli di cui fa parte Scampia, ha deciso di passare all’azione legale. Ecco le sue dichiarazioni: "Scampia non è più la località narrata 10 anni fa in ‘Gomorra’. Oggi abbiamo 43 scuole, siamo uno dei quartieri più tranquilli di Napoli, viviamo moltissime iniziative culturali. Perciò non è ammissibile che un viceprefetto, un rappresentante dello Stato, metta due territori del nostro Paese l’uno contro l’altro".

In effetti ieri l’ex assessore di Forza Italia Athos Pastechi ha giudicato ingiurioso e denigratorio l’accostamento. Ma qua, in una Toscana che cade a precipizio un giorno dopo l’altro, e non solo a Viareggio, è l’ora di farla finita di considerarci superiori al Meridione: dove ci sono zone ricche dove la gente lavora anche più che da noi, bellezze naturali irripetibili, un mare a prova di inquinamento, cultura enogastronomica da Mille e una notte, e scarsissima criminalità comune, comunque non come da noi.

E così l’avvocato Pisani va giù durissimo: "Quelle parole non dovevano uscire dalla bocca di un rappresentante dello Stato. Per questo abbiamo avviato l’azione per una querela, il risarcimento dei danni esteso a tutti i cittadini di Scampia che parteciperanno alla class action, e comunque ci aspettiamo le scuse pubbliche del commissario Romeo".

Così, dopo appena un mese e mezzo, l’avventura commissariale prende già una brutta piega. Il dottor Romeo intenderà smentire il giornale che ha riportato quella frase? Vedremo: con noi non parla. E del resto, tra conti di un dissesto fantasticamente ipotizzato oltre 200 milioni di euro, laghi inquinati da quando eravamo all’università, e altro ancora, visto il caso Scampia quasi quasi non ci dispiace tale silenzio. Ci sovviene invece la tipica, tradizionale apertura delle genti calabre; l’accoglienza di tutti i meridionali, che quando arrivi nella loro terra ti piazzano la casa in capo; gli inviti a pranzo che mettono a rischio la tenuta dell’ombelico, retaggio della fame e della povertà storica di tante zone dalla Campania in giù, per cui il massimo onore è offrire tutto quel che c’è da mangiare e bere all’ospite; e la cordialità, l’educazione, la cultura (Napoli e Cosenza sono tra le più antiche università del mondo). Perciò gli amici di Scampia, e i tanti napoletani trapiantati a Viareggio, non se ne abbiano a male: a volte anche Omero dorme.

b.n.