Giovedì 25 Aprile 2024

Anatomia patologica va a Carrara; esuberi, ecco i reparti in difficoltà

Illustrata dall’Azienda ai sindacati la nuova distribuzione degli organici

ALLARME I sindacati temoni tagliASL Il direttore Baldacchinifoto umicini lido ospedale protesta sindacati cisalfoto umicini lido ospedale protesta sindacati cisal

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Viareggio, 30 gennaio 2015 - In attesa che la Corte dei Conti si pronunci sul piano di rientro da 3,5 milioni di euro predisposto dall’Asl 12, il nostro ospedale inizia a perdere pezzi di reparti a causa della riorganizzazione legata alla legge 1235. E’ il caso di Anatomia Patologica che da giugno sarà accorpata a Carrara con quella di Massa e di Lucca: al Versilia resterà solo l’estemporanea. Intanto ieri l’Asl ha presentato dettagliatamente ai sindacati il piano esuberi e le sue conseguenze sui reparti. Erano presenti i vertici aziendali (Baldacchini, Luchini e Torrico) e i primari delle unità operative che saranno sottoposte al taglio di personale, ovvero Chirurgia, Blocco operatorio, Radiologia, Trasfusionale, Anatomia Patologica e Materno infantile (Cecchi, Vignali, Diodati e Gagliardi).

L’Asl ha predisposto una relazione da inviare alla Corte dei Conti insieme al piano di rientro, nel quale puntualizza che si tratta del massimo sforzo possibile per non incidere sui servizi. Confermate anche le cifre relative al personale in uscita: 86 unità in totale, spalmato nelle varie unità operative. Il Materno infantile avrà problemi per le ostetriche, la Chirurgia per i medici (4) e gli anestesisti (2 a contratto non saranno rinnovati), più l’area di Radiologia (2 medici). L’Asl cercherà di trattenere a Lido di Camaiore i tecnici di Anatomia Patologica per rinforzare il Trasfusionale e il laboratorio analisi. Il direttore generale, Baldacchini, ha anche ribadito con fermezza che il pronto soccorso pediatrico non sarà toccato, in quanto è un valore aggiunto dell’ospedale. La riorganizzazione non andrà a incidere neppure sul territorio, in quanto gli organici resteranno invariati.

«Il problema – spiega Daniele Soddu, segretario provinciale del sindacato autonomo Fsi–Fenaip – è se la Corte dei Conti accetta il piano o meno: se lo respinge lo scenario diventa ancora più cupo, perchè ciò vorrebbe dire maggiori tagli e minori servizi, e quindi bisognerà ragionare su termini differenti. Qui dovrebbe entrare in campo la Regione, spiegando alla Corte che sta per partire la riorganizzazione generale del sistema, e quindi non si può intervenire pesantemente. Il 5 febbraio il nostro sindacato avrà un’audizione in commissione sanità della Regione e lì spiegherò la situazione. Quello che non capisco è perchè i giudici abbiano colpito così duramente la nostra Asl, dato che la Corte è intervenuta in modo lieve su altre Aziende che avevano sforato i bilanci più della nostra. Anche i sindaci devono fare pressione: glielo chiederò domani (oggi per chi legge, ndr.) incontrando la Conferenza. Mi auguro che siano presenti e dicano con chiarezza cosa vogliono fare per difendere la nostra sanità. Il sindacato sarà presente con una delegazione di medici, infermieri e amministrativi (una delle figure più penalizzate) che consegnerà ai politici un documento su questi temi».

Gianfranco Poma