Barelle occupate e malati in attesa. Ancora caos al Pronto soccorso

Lite fra un medico dell’ambulanza e un paziente per usare una lettiga

Un’altra mattinata difficile al Pronto Soccorso: tutte le barelle erano occupate da pazienti in attesa

Un’altra mattinata difficile al Pronto Soccorso: tutte le barelle erano occupate da pazienti in attesa

Viareggio, 10 febbraio 2016 -  CHI ha assistito alla scena parla senza mezzi termini di «guerra tra poveri». Generata, tra l’altro, da un problema che più cronico non si può: la carenza di posti letto all’ospedale «Versilia». E’ successo ieri verso le 12,15 quando un’ambulanza ha portato al Pronto Soccorso un’anziana colpita da forti dolori alla schiena. La sventurata non è potuta entrare in quanto non c’era una barella disponibile e i volontari sono stati costretti a tenerla per una buona mezz’ora sulla lettiga. Disservizio passeggero? Macché: il medico dell’ambulanza a un certo punto ha preso la barella a un altro uomo che, a detta loro, non ne aveva di certo bisogno visto che girovagava all’interno del Pronto Soccorso. Privato della barella, l’uomo ha reagito in malo modo aggredendo il medico con offese di ogni tipo. I presenti, inorriditi per la mancanza di solidarietà verso l’anziana sofferente, hanno temuto che la discussione potesse degenerare. Alla fine non c’è stata nessuna rissa, per fortuna, ma l’amaro in bocca abbonda e rinfocola mobilitazioni recentissime.

COME quella della Federazione sindacati indipendenti (Fsi), che ha presentato un esposto alla prefettura poche settimane fa proprio per chiedere un intervento sul taglio dei posti letto. Emergenza che lunedì ha registrato un altro caso assai contestato dai cittadini: la presenza, verso le 13, di ben 15 quindici persone in attesa del ricovero. Ecco perché l’episodio di ieri mattina non coglie di sorpresa Daniele Soddu, coordinatore versiliese e regionale Fsi. «Non mi meraviglio – commenta – . Nei giorni scorsi abbiamo presentato un esposto al prefetto sui problemi del Pronto Soccorso, e la dottoressa Cagliostro ha chiesto al direttore generale i dati sul taglio dei posti letto al ‘Versilia’: quindi restiamo in attesa di comunicazioni ed eventuali provvedimenti. Il problema, del resto, è agli occhi di tutti: quando i reparti non sono in grado di accogliere i pazienti viene a crearsi un ‘tappo’ perché queste persone si ritrovano a stazionare nel Pronto Soccorso». Questa carenza, secondo Soddu, è ben spiegata dai numeri: «Il ‘Versilia’ è nato con circa 600 posti letto, mentre ora se ne contano meno della metà a causa principalmente dell’entrata in vigore del decreto Balduzzi. Siccome però a qualcuno non bastava, in Toscana siamo andati oltre a livello di tagli e questi sono i risultati: quante volte dovremo ripeterlo che bisogna prendere atto della necessità di aumentare i posti letto anziché diminuirli?». Il coordinatore Fsi sottolinea infine qual è la vera natura del problema. «Non è strutturale – conclude – ma organizzativa e di ‘teste’ visto che gli organici sono sempre al limite. Parlavano tanto di migliorie, ma dove sono? Chi le ha mai viste? La realtà è che ci sono i soliti problemi che si trascinano da anni, rafforzando la nostra convinzione: è inutile fare delle belle strutture se poi non le dotiamo di gambe per camminare».