Rimboccarsi le maniche e pulire la città: qualcuno già lo fa, ma i più si lamentano

Riflessioni dopo il Twit-civico #RomaSonoIo lanciato da Gassman

Degrado in città

Degrado in città

Viareggio, 28 luglio 2015 - Non avremo un Gassmann in città, ma le tragedie viareggine parlano da sole. Ogni angolo – tra bidoni straripanti, sacchetti del sudicio abbandonati, erbacce incolte lungo i marciapiedi e giardini spelacchiati – ci racconta una storia di abbandono, di degrado e di desolazione. E’ il teatro di uno sconcio su cui nessuna amministrazione fino ad oggi è riuscita a chiudere il sipario. Eppure ci vorrebbe un Alessandro Gassmann; qualcuno capace di trascinare la nostra capitale del cattivo gusto fuori da solito ammorbante immobilismo; che costringa la giunta ad arrossire e possa diventare davvero uno stimolo per tutti.

Con l’hashtag #RomaSonoIo su Twitter l’attore romano ha infatti invitato i suoi concittadini "ad armarsi di scopa e busta della mondezza» e «a ripulire ognuno il proprio angoletto". "Daremmo un esempio di civiltà a chi ci governa e a chi ci insulta", poi ancora "e obbligheremmo l’amministrazione a reagire". Avremmo voluto che qualcuno, com’è successo a noi, si sentisse coinvolto da questo appello. Avremmo voluto trovare da qualche parte un cancelletto analogo, #ViareggioSonoIo. E chissà che magari non succederà proprio oggi Ma qualcuno, commentando l’ipotesi di adottare un , ha già alzato le spalle: "con tutto quello che paghiamo di tasse, ci manca anche che dobbiamo pulirci la città..." Quel che è certo è che queste tasse, compresa quella per la spazzatura, continueremo a pagarle. E presumibilmente anche a vivere in una città scomoda, poco accogliente. Triste come le sue palme. Attraverso queste pagine vi abbiamo raccontato tante belle iniziative private; il balneare-giardiniere di Città Giardino, che ha curato l’aiuola di fronte allo stabilimento ricreando quello che ora può chiamarsi ‘giardino’ sull’impresentabile Terrazza della Repubblica. O il titolare de "Il Vige" che ha recuperato un angolo di via Regia e ripulito il vecchio Pozzo artesiano dall’acqua stagnante e rifiuti di ogni genere, con le sue mani. E con quelle dei dirimpettari del ristorante Vecchia Viareggio. Loro sì, che sono Viareggio. Al di là degli hastag. Ma sarebbe bellissimo fissare un’ora precisa, in un giorno preciso. Ritrovarci tutti sul marciapiede a ripulire ognuno il proprio ‘orticello’. Scambiare due chiacchiere, strappare un po’ di gramigna, farsi un selfie col vicino: hashtag #ViareggioSiamoNoi...  Analogo a #RomaSonoIo, tre parole fondate sull’orgoglio, la speranza e la partecipazione, anche il movimento civico lanciato per immaginarsi una città migliore: ‘Viareggio tornerà bellissima’. Sì, "ma quando?" ci sarebbe da aggiungere ora che la trascinatrice Rossella Martina ricopre l’incarico di vicesindaco. Perché è davvero sconfortante ritrovarsi a riproporre le stesse tristi fotografie; a cercare un capo espiatorio. "E’ colpa di Sea, che non pulisce abbastanza"; "No, è colpa del Comune che non fa niente", "Macché è colpa dell’inciviltà dei cittadini, che sporcano". Basta, fissiamo un’ora e un giorno.