Rissa sul Vialone. Il Maki Maki chiuso per motivi di sicurezza

In passato il Maki Maki era stato colpito da analogo provvedimento in due circostanze, a marzo e a maggio di quest’anno. In entrambe le circostanze il locale era stato chiuso tre giorni. Questa volta è stato deciso di inasprire il provvedimento, portando la chiusura a sette giorni

Il Maki Maki

Il Maki Maki

Viareggio, 28 agosto 2015 -  PAGA a caro prezzo il Maki Maki la rissa scoppiata all’esterno del locale sabato scorso. La Questura di Lucca ha infatti deciso di sospendere la licenza ai titolari del locale, Emiliano Cerri ed Edorado Berti per una settimana. Il provvedimento gli è stato notificato ieri mattina dal personale del commissariato di polizia. Sabato sera era scoppiata una violenta lite all’esterno del locale con protagonisti alcuni avventori. In particolare un turista olandese aveva lanciato dal marciapiede un bicchiere pieno di birra colpendo due ragazze. Queste due erano andate a chiedere conto al giovane che, per tutta reazione, invece che scusarsi, ha colpito con pugni al volto le due donne. Fuggendo ed eludendo poi la vigilanza del locale.

L’uomo era stato poi identificato dalla polizia all’interno di un camping. «Analogamente a quanto avvenuto in altre occasioni nel corso degli anni nei confronti di altri locali – ha specificato il questore Vincenzo Ciarambino – il provvedimento mira a tutelare la pubblica sicurezza compromessa dal concentramento intorno agli esercizi pubblici di attività criminali o dall’accadimento di fatti di sangue, a prescindere dalla responsabilità degli esercenti medesimi».

In passato il Maki Maki era stato colpito da analogo provvedimento in due circostanze, a marzo e a maggio di quest’anno. In entrambe le circostanze il locale era stato chiuso tre giorni. Questa volta è stato deciso di inasprire il provvedimento, portando la chiusura a sette giorni.

«Senza entrare nel merito della vicenda possiamo dire – hanno commentato gli avvocati Cristiano Baroni e Gabriele Parrini che tutelano gli interessi dei proprietari del locale – che i nostri assistiti hanno sempre sostenuto qualsiasi iniziativa a garanzia della sicurezza pubblica e si affidano ad agenzia specializzate per controllare gli ingressi al locale». Per queanto riguarda l’episodio contestato, gli avvocati Baroni e Parrini sottolineano che sono stati proprio i titolari del Maki Maki «a chiamare il 113 e a permettere agli agenti di polizia di rintracciare l’avventore che aveva aggredito le due ragazze fuori dal locale».

Questo però non ha impedito al questore di assumere una posizione forte nei confronti del locale sulla base dell’articolo 100 del Tulps che dà la possibilità di predisporre provvedimenti del genere per motivi di pubblica sicurezza.