Rinunce e arrivi al Pucciniano sempre al verde

Via Gheorghiu, Serafin e Vargas

BOHEME Per la prima volta a Torre del Lago la grande Fiorenza Cedolins: per lei il ruolo di Mimì nell’allestimento di Ettore Scola

BOHEME Per la prima volta a Torre del Lago la grande Fiorenza Cedolins: per lei il ruolo di Mimì nell’allestimento di Ettore Scola

Viareggio, 1 luglio 2016 - CHE SUCCEDE al Pucciniano? Semplice: senza lilleri non si lallera. E anche se il contabile, il vicepresidente Alberto Pisanelli, ha chiuso anche il problematico bilancio 2015 in pareggio, la Fondazione resta in piedi sulle mazzette dei soldi del Monopoly. Le perdite pregresse sono state coperte coi diritti di superficie del teatro, ma anche questi non sono liquidità. E così sono già saltati i contratti con alcune star della lirica che cantano se il cachet viene pagato subito, e non a babbo morto. Però queste cose stanno accadendo in tutti i teatri e festival lirici italiani. E Torre del Lago sconta in sovrappiù i ritardi delle erogazioni statali, i sempre più problematici aiuti della Regione perennemente in ambasce finanziarie, e il taglio dei contributi del Comune in dissesto. Poi ai viareggini interessa il Carnevale, mica la lirica: anzi, immaginate che Carnevale estivo coi fiocchi si farebbe coi soldi del Pucciniano!

DUNQUE hanno rinunciato all’ingaggio Martina Serafin, Angela Gheorghiu, e Ramòn Vargas. Chi canterà accetterà di riscuotere quando al Pucciniano ci saranno i soldi in cassa. Comunque non si può parlare di rimpiazzi (per lo più). Per la prima volta arriverà a Torre del Lago la grande Fiorenza Cedolins nei panni di Mimì, con accanto Leonardo Caimi quale Rodolfo. Altra grande, la cinese Hui He, sarà Tosca la prima sera e passerà il ruolo all’ottima Dimitra Theodossiou. Con lei Jorge De Leòn (Cavaradossi) e Carlo Guelfi e Lucio Gallo alternati nel ruolo di Scarpia. Passa al primo cast la Turandot Rebecca Lokar, con l’iper collaudato Rudy Park quale Calaf e Francesca Cappelletti come Liù. Sul podio della Turandot Jacopo Sipari di Pescasseroli. Nessun cambiamento di rilievo per la Madama Butterfly.

IL PRESIDENTE del Pucciniano Alberto Veronesi ha invece deciso di non dirigere la Tosca: salirà sul podio della Bohème. Del resto, la crisi di liquidità del Pucciniano si vede anche dalla scelta di non realizzare quest’anno nessun nuovo allestimento. L’ubriacatura di quattro nuove produzioni in un sol colpo della precedente gestione ha lasciato il segno. Così verrà riproposta la scenografia di una vecchia Tosca del grande e recentemente scomparso Beppe De Tomasi, di sette o otto anni fa, classica e tradizionale. Grande attesa invece per la regia di Tosca che segna il debutto nella lirica di Carlo Vanzina, lo specialista delle vacanze di Natale. E’ stata una sorpresa per tutti, con ancora in testa la magia del canto del cigno che ci regalò Ettore Scola. Al Pucciniano parlano di una «regia filologica» e prima o poi il regista spiegherà che vuol dire. Basta che, nel clima dei cine-panettoni, al Pucciniano non tocchi un melò-pandoro.