Fondazione Puccini al verde? Macché, assume

Il Cda riconfermato prende un direttore amministrativo a 4 giorni dalle elezioni

PUCCINIANO La presidente e direttrice Adalgisa Mazza

PUCCINIANO La presidente e direttrice Adalgisa Mazza

Viareggio 29 maggio 2015 - ULTIMI giorni di Pompei: domenica si vota. E al Pucciniano si assume: anche se il comune è in dissesto e le finanze della Fondazione sono a terra, visto che la tanto promessa ricapitalizzazione immobiliare – come sempre sostenuto da La Nazione – non c’è stata e, in queste condizioni, non ci sarà.

A SOLI 10 giorni dalle elezioni comunali, esattamente lo scorso 21 maggio, con decreto n. 44 il commissario Romeo ha nominato i membri del consiglio d’amministrazione e del consiglio di indirizzo della Fondazione Puccini, di competenza comunale: di fatto ha riconfermato gli organi uscenti, che erano scaduti rispettivamente dagli scorsi mesi di marzo e settembre. Una scelta piuttosto strana, ancorché legittima, visto che l’incarico è stato rinnovato temporaneamente e cioè fino alle nuove nomine che farà il sindaco eletto, e comunque non oltre il 30 agosto prossimo. Quindi, formalmente, non c’è vulnus nemmeno dell’opportunità politica, visto che sono fatte salve tutte le prerogative di legge in capo al sindaco che sarà eletto. Però l’atto lascia lo stesso un po’ perplessi: primo perché gli organi erano scaduti da mesi, e la riconferma arriva a 10 giorni dalle elezioni; secondo, perché comunque gli organi scaduti restano nei pieni poteri, in prorogatio automatica, fino al successivo rinnovo. Quindi non ci sarebbe stato ostacolo alcuno all’esecuzione del Festival 2015.

INVECE accanto al decreto commissariale c’è una grossa novità, anzi grossissima. La Fondazione presieduta da Adalgisa Mazza, a 4 giorni dalle elezioni, e benché riconfermata meramente a termine, ha assunto (o nominato, o incaricato: la sostanza non cambia) un direttore amministrativo. In base al nuovo statuto della Fondazione, il direttore amministrativo prende il posto del direttore generale che svolgeva e potrebbe ancora svolgere questa funzione. Infatti c’è un problema: è in carica, a pieno titolo, anche il direttore generale, Franco Moretti, ancorché da mesi esautorato dalla gestione Mazza, gestione che poi rappresenta, politicamente, l’ultimo fortino assediato della vecchia maggioranza comunale, quella caduta con la decadenza del sindaco Betti. Quella che punta tutte le carte di sopravvivenza sull’elezione di Luca Poletti, il candidato sostenuto da Pd e Vvv.

NEI MESI scorsi il Gm Moretti aveva predisposto un bilancio preventivo che puntava al rientro progressivo dall’indebitamento. Quella bozza è stata stracciata e al suo posto è stato redatto un nuovo preventivo con l’aiuto di un commercialista fiorentino, Duccio Biagiotti. Gli addetti ai lavori mormoravano da giorni, e adesso il dottor Biagiotti è entrato ufficialmente nell’organico della Fondazione come direttore amministrativo. Gratis? Perché, se non lavorasse gratis, si assisterebbe a una Fondazione carica di debiti che da ora a fine anno pagherà due stipendi per la stessa funzione, essendo il contratto di Moretti in scadenza solo a fine anno. Perché questo doppione? Perché a 4 giorni dalle elezioni? Perché tanto astio contro Franco Moretti, che nell’ultimo ventennio è riuscito a tenere la barca a galla nonostante tempeste e virate politiche sulle scogliere? E le assunzioni degli ultimi giorni di Pompei sono finite, o ne seguiranno altre? Magari provenienti da Firenze?

VORREMMO tanto sapere dai candidati sindaco, visto che uno di loro diventerà per forza sindaco, e in particolare da Luca Poletti, sostenuto da tanti dirigenti e dipendenti della Fondazione Puccini, se trovano tutto questo regolare anche da un mero punto di vista etico-morale, compresa la questione del doppio incarico a libro paga per fare un solo identico lavoro.