Polo nautico nel caos

Avviate 15 procedure di mobilità

Presidio dei lavoratori

Presidio dei lavoratori

Viareggio, 30 aprile 2016 - Sono state attivate 15 procedure di mobilità all’interno di Polo Nautico che di fatto dimezzerà i suoi dipendenti che attualmente sono 27. L’annuncio lo ha fatto ieri mattina l’amministratore della Polo Nautico Riccardo Cima ai sindacati. «Purtroppo – ha detto lo stesso Cima – sono subentrate nelle ultime ore una serie di eventi negativi che di fatto mi costringono ad avviare le procedure per 15 persone». Il primo evento riguarda l’Inps che proprio ieri mattina ha rifiutato alla Polo Nautico la cassa integrazione per il periodo settembre 2015-febbraio 2016.

Il secondo fatto negativo è la comicazione dell’armataore di un’imbarcazione di 77 metri che si trova all’interno di un capannone di Polo Nautico di non voler più trasferire tale relitto nonostante avesse già firmato un accordo. Gli altri eventi negativi sono i recenti trasferimenti di San lorenzo e Fipa. «A questo punto io ho potuto ricollocare 3 persone negli uffici amministrativi – ha spiegato ancora Riccardo Cima – 5 per l’alaggio e il varo e 4 alla portineria. Ma per gli altri 15 ho dovuto, a malincuore, avviare le procedure di mobilità».

Ovviamente i sindacati sono sul piede di guerra. «La situazione – dicono i vertici della Fiom Cgil – è drammatica. Si concretizzano le preoccupazioni che il sindacato denuncia da tempo che l’amministrazione comunale ha scientemente ignorato a monte della concessione di frazionamento dell’autorità portuale, avvenuta senza garanzia alcuna per i lavoratori. Si spartiscono le concessioni e si moltiplicano i licenziamenti, ecco i primi risultati che si mostrano nella loro gravità a chi dell’amministrazione Del Ghingaro ci ha accusato di essere elemento di impedimento allo sviluppo delle aree del Polo Nautico.

Fino a pochi mesi fa eravamo riusciti, anche attraverso un lavoro coordinato con le istituzioni a impedire i licenziamenti, oggi chi ha voluto agire d’autorità si assuma la responsabilità di quanto sta accadendo, fermi il frazionamento e riapra un confronto sulle modalità di gestione, fino a considerare la revoca della concessione, con tutti i soggetti interessati, utile a recuperare una situazione di crisi che altrimenti diventerà irreversibile»

L’amministratore della Polo Nautico Riccardo Cima spiega però che il licenziamento dei 15 lavoratori non è connesso al frazionamento. «Questo – dice – è semplicemente l’effetto della crisi della nautica».