Principino, partono le lettere di licenziamento

I primi colpi del dissesto sul Centro Congressi; Alberici spera di salvare attività e lavoro con la cessione ai privati

Il Principino

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Viareggio, 1 ottobre 2015 - Disperati: così i lavoratori del Principino sono usciti dall’incontro di ieri col curatore fallimentare della Patrimonio. Domani partiranno le lettere di licenziamento. Sfuma la speranza di far proseguire le attività della Congressi Srl all’interno dell’esercizio provvisorio della Patrimonio, che è proprietaria delle aziende e degli immobili affidati all’Srl in liquidazione. E cominciano i veri guai del dissesto: altro che Carnevale, divertimento e musica. 

L’incontro di ieri mattina ha preceduto quello pomeridiano con la commissione consiliare garanzia e controllo. Davanti al curatore Donato Bellomo c’erano il segretario della Camera del lavoro Massimiliano Bindocci; Daniela Ricchetti della Filcams; gli assessori Valter Alberici e Laura Servetti; il liquidatore del Principino Massimo Romiti; e i dipendenti. «Ci hanno detto che il 15 ottobre il Principino chiuderà – ha raccontato Bindocci – e il 2 ottobre partono le lettere di licenziamento. Noi abbiamo chiesto un piano di salvataggio prima del 15 ottobre, l’apertura della mobilità tra le partecipate, e la prosecuzione dell’attività del Principino tramite altre partecipate per non depauperare il valore dell’immobile e dell’azienda». Evitare il dwepauperamento era l’obiettivo che lasciava sperare nell’esercizio provvisorio, ma il curatore ha escluso l’ipotesi. E’ emersa anche una diversa visione tra Servetti e Bellomo sulla possibilità di alienare l’immobile. «Cercheranno – prosegue Bindocci – dei tentativi per garantire la continuità e il personale, ma al momento non hanno proposte concrete. Chiederanno al Ministero di autorizzare attività e riassunzioni con le altre partecipate: ci rivedremo il 13 ottobre e noi non escludiamo mobilitazioni e riunioni in Prefettura».

Qualche speranza è rimessa negli incontri che avrà Alberici: «I dipendenti hanno fatto un progetto di gestione che sarà valutato dal curatore. Ma c’è un imprenditore del Nord, della filiera turistica, che ha già attività in zona. E’ interessato a rilevare il Principino e vedrà il curatore. Aspettiamo un’altra conferma da persone che vogliono parlare col curatore». Polemico invece Luca Poletti del Pd dopo la commissione di vigilanza: «Sentita la relazione del curatore, possiamo dire che la delibera di revoca dei servizi votata in consiglio non ha avuto seguito ed è sorpassata, perché l’assessore Servetti ha detto che non c’è alcun piano alternativo per ricollocare i servizi. Serve un’altra delibera per affrontare concretamente le questioni. Sulle proprietà della Patrimonio, gli impianti sportivi e l’indisponibilità dei beni il curatore ha detto di non poter ancora rispondere, e comunque la decisione finale non competerà a lui. Bisogna ripartire da zero su q uello che si farà dei servizi e del personale: sono preoccupato per gli impianti sportivi perché il curatore ha detto che non può affidare a terzi la gestione di impianti non a norma. La giunta deve cambiare metodo: inutile venire al consiglio col prefetto per dire che serve un clima di collaborazione, e poi presentarsi in commissione a dire senza essere preparati né sapere cosa fare».

Beppe Nelli