Dissesto, il bagno del Principino rischia di scomparire

Continua a grandinare sulle partecipate

Come riaprirà il bagno se non vengono riassunti gli stagionali? (foto Umicini)

Come riaprirà il bagno se non vengono riassunti gli stagionali? (foto Umicini)

Viareggio, 20 marzo 2015 - CONTINUA a grandinare anche sulle altre partecipate. Non essendo stata presa alcuna decisione ulteriore sulla liquidazione della Congressi Srl, decisa a suo tempo dalla giunta Betti, oggi come ogni anno avrebbero dovuto essere stipulati i contratti stagionali per il personale dello stabilimento balneare del Principino. Ma il liquidatore Riccardo Cima è fermo, in attesa di disposizioni commissariali, e di fatto la riapertura del bagno appare quanto mai a rischio.

LA CONGRESSI era stata messa in liquidazione dopo il rifiuto, anche sulla scorta dei pareri dell’ex ragioniere capo e dei revisori dei conti, di ricapitalizzare la società col trasferimento dell’immobile e della concessione demaniale detenuti dalla Patrimonio Srl. Verso la quale la Congressi ha accumulato debiti per canoni e affitti per circa 2,4 milioni, che con la sua gestione ordinaria non può pagare. A questi debiti si aggiungono circa 600 mila euro di mutui chirografari verso banche. L’indebitamento ha eroso il capitale sociale ed è scattato l’obbligo della liquidazione, con la complicazione del divieto di attività commerciale del decreto Bersani che però riguarda anche la Patrimonio e lo stesso comune. Ma sulla ricerca di manifestazioni di interesse per acquisto o affitto dell’azienda non è stata presa alcuna decisione, la stagione estiva incalza, e il liquidatore non ha disposizioni per riassumere il personale stagionale oppure no. Dovesse decidere il prossimo sindaco, arriverà dopo metà giugno col patatrac già perfezionato: chi prenoterà l’ombrellone di un bagno che a Pasqua ancora non si sa se in estate aprirà o no?