Prime scaramucce per il Carnevale estivo. Scintille per la non esibizione dei Masnada

La Fondazione ha preferito un video alle note del gruppo viareggino

Un'immagine di repertorio del Carnevale di Viareggio

Un'immagine di repertorio del Carnevale di Viareggio

Viareggio, 24 luglio 2014 - PRENDIAMOLA per com’è: una piccola bega di paese, una genuina polemica che mette un po’ di pepe nella bellissima, lo ribadiamo, avventura su cui la città (incredibilmente unita) ha deciso di imbarcarsi. Ovvero auto-organizzarsi La notte delle maschere per dimostrare che il Carnevale è vivo, povero ma vivo. E il suo cuore batte. Andava tutto per il meglio. Al 95% i dettagli per il Carnevale estivo (non ce ne voglia il consigliere Gualtiero Lami allergico al binomio Carnevale-estate) erano ormai definiti. Rimaneva da pensare a quale tipo di intrattenimento proporre ai viareggini e agli ospiti, oltre allo spettacolo dei carri, sul palcoscenico di piazza Mazzini. Vero e proprio tallone d’Achille nelle passate edizioni della manifestazione, quando la piazza rimaneva per ore con le braccia conserte ad attendere desolata l’arrivo delle costruzioni. Così, per tentare di riempire quel vuoto, Carnevalari e Amici di Burlamacco — in prima linea nell’organizzazione della sfilata del 9 agosto — avevano proposto alla Fondazione uno spettacolo musicale dei Masnada. Il complesso che fa rivivere le più belle note del Carnevale aveva dato la disponibilità a salire sul palco per suonare, ma anche per raccontare qualche aneddoto della storia della musica viareggina. Ma la Fondazione Carnevale, senza nulla togliere ai Masnada, ha proposto si sfruttare il palcoscenico centrale per promuove l’edizione del Carnevale 2015 attraverso un montaggio di video che potesse rendere ai turisti l’idea di cos’è, per davvero, il Carnevale di Viareggio. Invece di lavare i panni sporchi in casa Renzo Pieraccini, ex vicepresidente della Fondazione e portavoce degli Amici di Burlamacco, si è sfogato su Facebook: «Che dire, noi ci credevamo. Pensavamo — scrive sulla pagina dei Masnada — che con la vostra bravura, con il vostro rispetto per le tradizioni musicali della nostra terra, avreste dato un importante contributo alla serata in attesa dell’arrivo dei giganti di cartapesta. Peccato, e la cosa che mi addolora di più — qui l’attacco a Palazzo delle Muse — è che la decisione venga da una Fondazione che ha sempre sbandierato la partecipazione e la condivisione. Sono sicuro che il vostro amore per il Carnevale sia più forte di una ciaffata come questa». I Carnevalari, l’altro movimento che guida questa splendida cavalcata, prendono le distanze: «Vorremmo evitare polemiche, vorremmo per una volta mettere da parte le divisioni...» Anche perché dividersi proprio ora, sul più bello, sarebbe una follia. Ps. Parlando invece di questioni fondamentali. Se davvero il 9 agosto si vogliono far uscire i «giganti di cartapesta» forse è bene ricordare all’ufficio verde che ci sarebbe da dare una potatina agli alberi del viale Enaudi. Altrimenti lo faranno John Lennon e Freddy Mercury... a gratis.