Regolamento su aree e competenze C’è l’intesa Capitaneria-Authority

Firmato il protocollo dal comandante Oddone e da Fabrizio Morelli

INTESA La firma del protocollo

INTESA La firma del protocollo

Viareggio, 18 maggio 2015 -IL COORDINAMENTO e la gestione delle attività del porto sia in acqua che in terra sono adesso meglio definiti all’interno di un nuovo regolamento, la cui attuazione è contenuta in un protocollo d’intesa firmato ieri mattina nella sede della Capitaneria di Porto dal comandante della Capitaneria Davide Oddone e dal segretario generale dell’Autorità Portuale Regionale Fabrizio Morelli. Erano presenti anche il tenente di vascello Alessandro Sarro, che ha contribuito tecnicamente alla stesura del documento, nonchè il vice comandante Federico Giorgi. Con tutta probabilità a luglio, questo regolamento – la cui gestazione è iniziata il 24 settembre 2014 – manderà in archivio quello ancora in vigore e che venne redatto nell’ormai lontano 1988 fra l’Autorità Marittima e il Comune di Viareggio.

In sostanza il documento controfirmato ieri tende soprattutto a evitare le dannose sovrapposizioni nei procedimenti amministrativi, oltre che garantire maggiore efficacia dei rispettivi interventi – cioè delle due parti contraeneti – e questo a tutto beneficio dell’organizzazione e della gestione sia del porto che dei suoi utenti. Sotto il profilo formale questo regolamento – 20 articoli suddivisi in 8 titoli – tende a costituire il quadro normativo per la gestione amministrativa e operativa del porto, oltre che a individuare, come si è detto, le materie e le funzioni di competenza dell’Autorità Marittima e dell’Autorità Portuale Regionale.

In ultima analisi vi si stabilisce quali siano le aree, le materie e le funzioni per una gestione coordinata ed efficace delle attività che si svolgono nel porto. Per la precisione il nuovo regolamento interessa l’Avamporto, la Darsena Viareggio, l’approdo turistico della Madonnina, le Darsene Europa, Italia e Lucca e il Canale Burlamacca portuale. Per quanto riguarda invece le competenze, all’Autorità Portuale, cioè alla Capitaneria di Porto, spetta la regolamentazione dell’utilizzo di tutte le aree demaniali marittime (banchine e specchi d’acqua), disciplina degli ormeggi presso le banchine pubbliche e le banchine ai lavori, sovrintendere alla viabilità portuale. L’Autorità Marittima Regionale è invece competente per quanto riguarda la regolamentazione degli aspetti di sicurezza della navigazione e di vigilanza in ambito portuale in relazione alle funzioni di polizia previste dal Codice della Navigazione.

Resta ancora da risolvere la questione della fruibilità di via Marinai d’Italia, che fino ad oggi ha costituito un problema non indifferente per la concomitanza dell’attività turistica al di là della diga foranea e di quella più propriamente portale all’interno della nuova darsena.

Sui parcheggi, sarebbe opportuno garantire maggiore sicurezza a quello dell’area adiacente al Palazzetto dello Sport, che è sempre disatteso per mancanza di sorveglianza. Liberare infatti l’area portuale dalla sosta degli automezzi, spesso selvaggia, potrebbe costituire un deterrente non indifferente alla mobilità in questo punto nevralgico dell’attività portuale, anche e soprattutto per i mezzi di soccorso. Orbene, nell’attesa che questo nuovo regolamento portuale – per la cui stesura definitiva sono stati necessari quasi otto mesi ­ diventi operativo a tutti gli effetti, e quindi fare finalmente chiarezza su come ci si deve comportare in questo punto nevralgico non solo per l’economia viareggina, è stato assicurato che nei limiti del possibile si cercherà di ovviare a questi problemi, ovviamente nell’interesse di tutti.

Mario Pellegrini