Fallimento, stamani la prima udienza. «L’avvocato Oliva chiede il rinvio»

Il liquidatore Falzone replica alle critiche sul registro degli approdi

LIQUIDATORE Eduardo Falzone

LIQUIDATORE Eduardo Falzone

Viareggio, 21 aprile 2015 - OGGI davanti al giudice fallimentare di Lucca l’avvocato Paolo Oliva, già consulente della prima liquidatrice della Porto Srl, Arabella Ventura, difenderà la società delle istanze di fallimento avanzate da Dinelli Costruzioni e Studio Sgrò. Come annunciato ieri dal liquidatore Eduardo Falzone, l’avvocato chiederà in prima battuta un rinvio. Intanto Falzone replica alle critiche mosse da Alessandro Santini.

«NEL 2008 – scrive Falzone – il socio privato Ferragamo introdusse per la prima volta il software gestionale Naus che, se fosse stato correttamente compilato, avrebbe fornito tutti i dati necessari per poter redigere un completo censimento delle imbarcazioni presenti in porto, cosa peraltro mai avvenuta. Siamo sicuri che vi sia esatta corrispondenza tra colui che usufruisce del posto barca e la proprietà delle imbarcazioni? Basta consultare i dati inseriti nel sistema gestionale Naus per rendersi conto che: a) l’anagrafica del cliente, nella maggior parte dei casi risulta incompleta. Ad esempio, al posto dei recapiti telefonici indispensabili per poter contattare i clienti risultano numeri di telefono “a caso”. Parimenti, risultano indicati anche indirizzi completamente inesistenti. A riprova di ciò, molte delle raccomandate di messa in mora dei clienti sono tornate indietro con la annotazione di indirizzo errato. Ad oggi la società sta faticosamente procedendo a compilare e/o correttamente aggiornare l’anagrafica del programma; b) sempre dall’anagrafica del Naus, non risultano elementi utili per la verifica della corrispondenza tra la titolarità del posto barca e l’imbarcazione ormeggiata. Per le imbarcazioni non registrate veniva richiesto l’atto di notorietà, mentre per le imbarcazioni registrate veniva chiesta l’esibizione del documento di proprietà del natante. Tale procedura, però, veniva messa in atto solo sporadicamente. Ora si è avviata una fase fisiologica per la registrazione delle imbarcazioni, come peraltro avviene in tutti i porti al momento della stipula o del rinnovo del contratto. È stata infatti disposta la revisione del sistema Naus con corretto aggiornamento e corretta compilazione dei dati».

L’attuale gestione ha chiesto ai diportisti molti più dati, con un doppio controllo, cartaceo e digitale, e supportato da documentazione di cui la Viareggio Porto può in ogni momento riscontrare l’effettività e la veridicità su chi ha sottoscritto il contratto e se c’è corrispondenza tra il cliente e l’imbarcazione». Falzone sostiene che i rapporti con la Capitaneria sono migliorati, e presenterà un’istanza al giudice fallimentare per avviare alcuni lavori di messa in sicurezza delle strutture: lavori mai fatti dai precedenti presidenti della società. E subito replica Santini: «Una cosa è dire oggi che i registri eranop mal gestiti, altro, come è stato detto in precedenza, che non c’erano».