Giovedì 25 Aprile 2024

Viareggio porto, richiesta di fallimento. Corsa contro il tempo per evitare il crac

E’ di 136mila euro presentata dall’ex presidente bianconero Stefano Dinelli. Gli scenari

Con l’istanza di fallimento la Viareggio Porto rischia: corsa contro il tempo (foto Umicini)

Con l’istanza di fallimento la Viareggio Porto rischia: corsa contro il tempo (foto Umicini)

Viareggio, 1 febbraio 2015 - C’è un'istanza di fallimento presentata lo scorso 23 gennaio in Tribunale a Lucca in cui si chiede il fallimento della Viareggio Porto Spa. A firmarla è stato l’ex presidente del Viareggio Calcio Stefano Dinelli che vanta un credito di 136mila euro. Un colpo di scena inatteso, che mette a serio repentaglio la sopravvivenza dello scalo turistico cittadino. A dare la notizia, nel corso del programma 50Canale Versilia News, è stato il commissario straordinario Valerio Massimo Romeo. Lo scenario dipinto da Romeo e confermato dalla liquidatrice della Viareggio Porto Arabella Ventura è davvero fosco. Ma andiamo con ordine. «Eravamo in trattativa per costituire una nuova società con un investitore privato – spiega Romeo – ed è arrivata l’istanza di fallimento che di fatto ha impedito il proseguimento di ogni contatto con queste persone per dare un futuro a una società che può dare, se ben gestita, un importante contributo alla ripresa economica della città».

Il credito vantato è ordinario e il giorno successivo alla presentazione dell’istanza la liquidatrice Ventura ha protocollato al Tribunale di Lucca un concordato in bianco, come confermato dalla stessa dottoressa Ventura. "Ci sono solo sessanta giorni di tempo a partire dalla data del 23 gennaio – spiega la liquidatrice – ed è necessaria una procedura costosa che inciderà sui quei soldi che potevano servire a liquidare ‘in bonis’ i debitori". Ora il tempo stringe. "Nei prossimi venti giorni – dice Ventura – devo avere qualche proposta consistente in mano per un’adeguata proposta concordataria. Quindi la speranza è che qualcuno si faccia avanti in modo deciso. Un primo passaggio tecnico in Tribunale ci sarà il 9 febbraio".

Cosa si rischia? Lo ha spiegato il commissario straordinario del Comune Valerio Massimo Romeo"Il fallimento – dice – decreterebbe la perdita da parte del Comune delle concessioni, tutte le navi e le barche che approdano se ne vanno via, con altri pesantissimi danni che riguardano tutto l’indotto turistico".

Romeo si è anche chiesto perché una Viareggio Porto che incassa dagli approdi 1,2 milioni di euro l’anno abbia potuto maturare un debito che la liquidatrice Ventura ha ufficialmente stimato in 4,5 di euro. Per capirlo basta ascoltare quanto riferito in diretta Tv dallo stesso Romeo e confermato naturalmente dalla stessa Arabella Ventura.

"Venivano applicate delle riduzioni sull’importo da versare da parte degli utenti dell’ormeggio calcolate sulla presentazione del Cud e, non come vuole la legge, sulla dichiarazione dei redditi. Un andazzo che è andato avanti per sei anni".

Maggiori dettagli su questa sconcertante pratica sono arrivati dalla dottoressa Ventura. "Con delibera, si badi bene, del consiglio comunale, si prevedevano tariffe con riduzione del 50% per aventi reddito inferiore a 25mila euro e del 30% per redditi tra 25 e 32 mila, euro basandosi solo sul Cud e non sulla dichiarazione dei redditi. Quindi non su quanto una persona complessivamente possiede. La delibera aveva validità per gli anni 2009-2011 ed è stata applicata senza ulteriore deroga del consiglio anche negli anni 2012-13-14". Quanto ha gravato sulle casse questa pratica scellerata? Stime precise ancora non ci sono ma si parla di circa 100mila euro quando la società era già in perdita. Per il 2015 verranno applicate nuove tariffe. Sperando che non naufraghi tutto.