Polo nautico lancia la rete d’imprese: per il refitting di yacht fino a 70 metri

E’ l’ultima spiaggia per salvare 320 posti di lavoro nella nautica

L’amministratore Riccardo Cima

L’amministratore Riccardo Cima

Firenze, 20 luglio 2014 - «NAVIGARE in sicurezza è più facile». E’ il nome un po’ complesso della rete di imprese della nautica che Polo nautico sta tentando di costituire per rilanciare l’attività col refitting per yacht fino a 65-70 metri, e ridare così lavoro a 320 dipendenti del consorzio e delle aziende socie che tra poche settimane rischiano di ritrovarsi a casa.

C’E’ GIA’ stata una riunione il 16 luglio, e martedì il progetto verrà illustrato anche all’assessore al porto Giovanni Giannerini, in un incontro coi sindacati in cui dunque non si discuterà solo del frazionamento delle concessioni. Anzi, il frazionamento non riguarda questo progetto, visto che il piazzale e la struttura di alaggio e varo non sono interessati dalla divisione delle concessioni. Ed è su queste aree che si concentra l’obiettivo refitting, mettendole a disposizione degli operatori gratuitamente, e non a pagamento come avviene adesso su altre concessioni della Darsena. La rete d’imprese, che per la nautica esiste già in Campania dove ha nome «Campania Mare Net», cerca ora l’adesione oltre al Polo nautico di tutte le aziende della filiera, tra cui anche fornitori dei cantieri del consorzio, che si occupano di servizi tecnici, servizi comuni, marine e porti turistici. Anche nell’area pisana dei Navicelli, dove esistono aziende con ampie aree all’aperto utilissime per il refit. Quindi le aziende interessate sono quelle dei servizi burocratici, gli arredatori, le falegnamerie, gli idraulici...

L’ASSEMBLEA dei soci di Polo nautico è già stata nuovamente convocata dall’amministratore Riccardo Cima il 28 luglio: in quella data dovrà essere ratificato il progetto messo a punto, che comprende importanti investimenti, ma anche l’accesso ai finanziamenti comunitari per le reti d’imprese attraverso i bandi gestiti dalla Regione. Quello che interessa Polo nautico e la filiera dei suoi fornitori è il Dgr 156/14 per le agevolazioni alle aggregazioni di aziende dei distretti produttivi per il rilancio della produzione nautica. Nel caso viareggino di Pn, allargato ai Navicelli pisani, il refitting. L’agevolazione massima di 200 mila euro consiste in un contributo a fondo perduto del 50% dell’agevolazione stessa, e un finanziamento a tasso agevolato dello 0,5% per la restante quota.

INFINE, sempre nel quadro del tentativo di rimettere in moto lavoro e produzione, Polo nautico ha trasferito gli uffici amministrativi sopra la mensa consortile, e per l’utilizzo dei rimanenti spazi è in corso la definizione di un accordo con la Camera di commercio per la creazione di un polo tecnologico per lo sviluppo della filiera della nautica da diporto. Quel che il comune avrebbe voluto al posto del mercato ittico, e in 15 anni non ha mai fatto, forse ora nascerà al Polo nautico. Magari, se vorranno, anche con la partecipazione di Yare e Navigo.