Ordine del curatore: la piscina chiude

Rischiesta ultimativa della Patrimonio ai gestori. "Riconsegnate gli impianti sportivi. O firmate il pagamento delle bollette"

La piscina comunale è destinata a chiudere immediatamente. Al palazzetto il Cgc andrà avanti

La piscina comunale è destinata a chiudere immediatamente. Al palazzetto il Cgc andrà avanti

Viareggio, 5 aprile 2016 -  Ieri il dramma per il mondo sportivo viareggino. Il curatore fallimentare della Patrimonio ha inviato a tutti i gestori degli 11 impianti sportivi di proprietà della società una Pec, comunicazione di posta certificata equivalente a una raccomandata, con l’intimazione di riconsegnare le chiavi delle strutture: palasport, centro Marco Polo, campi e campetti, e anche la piscina comunale, gestita da Ca.Sa. E’ l’impianto con i maggiori problemi: «Chiudo subito le macchine», ha detto ieri sera Franca Zappelli.

Il dottor Donato Bellomo, curatore della Patrimonio, ha intimato ai gestori l’immediata riconsegna dei beni affidati. E’ la conseguenza della cessazione dell’esercizio provvisorio della Patrimonio per quanto riguarda la gestione degli impianti sportivi. Il che comporta che la Patrimonio non pagherà più le utenze, una spesa che avrebbe ulteriormente depauperato l’attivo societario, a danno dei creditori che devono essere risarciti dalla curatela fallimentare. «In alternativa alla riconsegna delle chiavi – ha detto ieri sera il dottor Bellomo – abbiamo proposto la stipula di nuovi contratti provvisori, sul modello del comodato, con la sottoscrizione dell’obbligo, da parte del concessionario, del pagamento integrale di tutte le bollette di acqua, gas e elettricità. Ma non so quanti potranno affrontare questi costi».

Chi non è in grado di pagarsi acqua, metano e corrente dovrà chiudere gli impianti sportivi. Sembra che il Cgc per il palazzetto, e l’Uisp per il centro Marco Polo, potranno andare avanti pagando da soli la corrente e l’acqua fino a fine anno, o almeno fino all’estate. Anche se probabilmente al palazzetto spegneranno immediatamente il riscaldamento. Il dramma vero è alla piscina comunale, dove le associazioni sportive che si sono associate in Ca.Sa per la gestione dell’impianto non potranno pagare l’iperbolico costo del metano per il riscaldamento dell’acqua della vasca.

«Nell'ultimo trimestre – ha detto ieri sconsolata Franca Zappelli, che fisicamente gestisce l’impianto – la spesa per il metano è stata 22 mila euro. E poi c’è l’elettricità che fa andare avanti le pompe dell’acqua. Non siamo assolutamente in grado di pagare da soli, non ci resta che chiudere. Ed è un peccato, perché tra i nostri utenti ci sono più di 300 ragazzi che fanno attività agonistica». Per esempio gli atleti di Viareggio Nuoto, Tirrenica Nuoto, e Artiglio Nuoto: alcuni dei quali impegnati anche nei campionati nazionali. E anche chi gioca a Livorno, a desso non potrà più allenarsi in casa. Ieri a tarda sera il sindaco Giorgio Del Ghingaro ha detto: «Chiamerò Bellomo e troveremo una soluzione come sempre l’abbiamo trovata. Noi siamo pronti a riprenderci gli impianti sportivi».