Il presidente Vannozzi lancia l’allarme: «In Passeggiata chiudono altri negozi»

Dopo l’addio di Calosci si teme l’effetto-domino per i prossimi mesi / LA GIOIELLERIA ABBANDONA LA PASSEGGIATA

La passeggiata

La passeggiata

Viareggio, 26 ottobre 2014 - STANGOLATI da tassazione da urlo e Regolamenti congelati dal commissariamento. L’azzeramento dell’amministrazione comunale per il presidente del Comitato Passeggiata Roberto Vannozzi «segnerà il baratro del commercio» con canoni che schizzeranno alle stelle e che si ripercuoteranno sugli affitti (già a peso d’oro) e nessuna possibilità di concretizzare le strategie concertate con la giunta. Un settore che boccheggia da anni e adesso dovrà fare i conti con un lungo inverno: a fine 2014 la chiusura della gioielleria Calosci rappresenterà la perdita dell’ultimo biglietto da visita di una Viareggio che metteva in campo professionalità e lusso. E se la rivendita di preziosi lascia dopo oltre quaranta anni di attività, c’è anche chi pensa di abbandonare la Passeggiata dopo appena pochi mesi di permanenza. Vannozzi, il salotto buono è davvero in caduta libera? «La situazione è ancora più drammatica da quando il Comune è commissariato. Col sindaco e la giunta avevamo infatti avviato un dialogo per progetti importanti come il nuovo Regolamento delle occupazioni per il quale mancava l’approvazione e il Regolamento Cosap che aveva bisogno solo dell’ultimo ritocco. E’ tutto paralizzato, così come l’idea di pagare tutti assieme un servizio di vigilanza privata. Chiaramente le attività sono preoccupate e si stanno davvero facendo delle domande sulle possibilità di sopravvivere alla stagione invernale». Un quadro apocalittico... «Saranno ancora anni di lacrime e sangue e le attività ormai sono allo stremo. Ho parlato con un commercialista e mi ha detto che su 100 attività, ben 99 vanno avanti con i soldi delle banche e solo 1 risulta in attivo. Ciò significa che la crisi picchia durissimo ed ora più che mai avevamo bisogno di un Comune forte, vigoroso e a fianco delle categorie del turismo e delle imprese ma anche dei dipendenti che sono un valore aggiunto». ​Ma il volto della Passeggiata riserverà ulteriori mutamenti? «Solitamente nei momenti di crisi i brand importanti ne approfittano per prendere posizione e i piccoli negozi vengono fagocitati. Infatti i grossi gruppi hanno la possibilità di aspettare che i periodi critici passino. Qualcuno forse arriverà ma, purtroppo, non si è registrata neppure questa corsa da parte di nuovi grandi franchising». Gli affitti almeno sono calati? «La città è disastrata ma gli affitti restano altissimi ed è auspicabile che l’aumento delle concessioni non li impenni ulteriormente. La speranza è che il Comune metta un freno a questo trend: c’è chi arriva a pagare anche 140/150mila euro all’anno per fondi di grandi dimensioni, 70mila per quelli piccoli e per negozi di appena 30 metri quadrati vengono richiesti anche 40mila euro». Progetti per il Natale dopo un’illuminazione rimediata a tempo record lo scorso anno? «In settimana si terrà la riunione convocata da Confcommercio e Confesercenti per incontrare gli operatori delle varie zone. La ditta che lo scorso anno fornì le luci è già stata incaricata di presentare preventivi e prezzi per vedere come impostare la luminaria. Ovviamente Comune e Viareggio Patrimonio hanno già risposto picche alla richiesta di un contributo». Prevede nuove chiusure? «Mi hanno riferito di un’attività di recente insediamento che già vuole andarsene dalla Passeggiata. Non mi merviglierei se a fine anno ci fosse un’emorragia». di FRANCESCA NAVARI