Operaio cade nel cantiere navale: è in coma. Indaga la Procura

Viareggino di 45 anni in coma. Lavorava a Pisa allo scafo di un maxi yacht

Soccorsi (foto d'archivio)

Soccorsi (foto d'archivio)

Viareggio, 30 luglio 2016 - E’ precipitato da un’altezza di un paio di metri mentre lavorava su un’impalcatura per il sollevamento e il trasferimento di uno yacht all’interno del cantiere Overmarine di Pisa, lungo il canale dei Navicelli, e ha riportato un gravissimo trauma cranico tanto che è ricoverato in coma e in prognosi riservata all’ospedale di Cisanello. Massimiliano Garbocci, operaio viareggino di 45 anni, è precipitato al suolo mentre lavorava alla prua dello scafo in costruzione, una barca di lusso di alcune decine di metri.

L’infortunio è avvenuto il 21 luglio scorso e da allora l’operaio lotta tra la vita e la morte. Sull’episodio è stata aperta un’indagine della procura, coordinata dal pm Antonio Giaconi, e l’area del cantiere dove è avvenuto l’incidente è stata postqa sotto sequestro. Bloccate anche le lavorazioni alla barca che, secondo quanto si è appreso, era prossima alla consegna.

La magistratura ha aperto un fascicolo contro ignoti con l’ipotesi di reati di lesioni colpose gravissime ma è ancora in attesa che i tecnici del diparrtimento di prevenzione dell’Asl concludano i loro accertamenti. Poche anche le testimonianze raccolte sul posto e sulla vicenda la procura preferisce mantenere un basso profilo, limitandosi a confermare l’apertura di un’indagine senza aggiungere altri particolari.

Di sicuro c’è che Garbocci il 21 luglio scorso, intorno alle 10.30, è volato giù schiantandosi al suolo dal ponteggio vicino al quale si trovavano alter persone le cui testimonianze sono ora al vaglio della medicina del lavoro. Immediata dopo la caduta è stata la richiesta al 118 e la corsa in ospedale dove Garbocci è arrivato già in condizioni critiche e non sono migliorate dopo il suo ricovero. Il quadro clinico resta molto preoccupante e ora la procura vuole vederci chiaro sulla dinamica dell’incidente e sulla misure di sicurezza adottate in cantiere e durante quelle specifiche lavorazioni visto che il quarantacinquenne, secondo le prime informazioni assunte, si sarebbe trovato lì con mansioni da lavoratore autonomo.

Interrogativi ai quali dovranno rispondere i tecnici dell’Asl che dovranno anche ricostruire l’esatta dinamica dei fatti. Il cantiere Overmarine, alla Darsena Pisana, è comuqnue pienamente operativo fatta eccezione per l’area in cui si è verificata la caduta e che è stata sigillata. Così come sono state inerdette tutte le lavorazioni sullo scafo, subappaltate da Overmarine alla società livornese Mec Carpensalda.