Fra l’omicidio e il suicidio ci sono due ore: Andrea si è reso conto di cosa aveva fatto

Il medico legale ha ricostruito la tragedia di madre e figlio / ANDREA VOLEVA RIFARSI UNA VITA ALL'ESTERO / LE FOTO / OMICIDIO-SUICIDIO

 La casa dove si è consumato l’omicidio-suicidio a Capezzano Pianore

La casa dove si è consumato l’omicidio-suicidio a Capezzano Pianore

Viareggio, 25 febbraio 2015 - PRIMA di suicidarsi – dopo avere ucciso la madre – Andrea Bresciani ha aspettato almeno un’ora e mezzo: un arco di tempo nel corso del quale ha continuato a fumare sigarette, ripensando a quel che aveva combinato. Probabilmente nella sua mente sono apparse come in un film accelerato tutte le immagini più significative della sua vita. Poi, ha deciso di farla finita con la stessa arma – la doppietta ereditata dal padre Roberto – con la quale aveva ucciso la madre. Quando la donna si è resa conto delle intenzioni omicide del figlio, ha provato prima a fermarlo. Poi ha cercato di scappare e di nascondersi in una delle stanze. Inutilmente. La donna è stata raggiunta. Poi l’esecuzione: i due colpi mortali alla testa sono stati esplosi da vicino. E’ quel che emerso – confermando le intuizioni frutto dell’esperienza dopo il primo sopralluogo – nel corso della ricognizione del cadavere di madre e figlio che il pubblico ministero Salvatore Mannino ha affidato al medico legale dell’Asl 12 Viareggio, Silvia Vitelli.

L’OMICIDIO-SUICIDIO è avvenuto ventiquattro-trenta ore prima del ritrovamento dei cadaveri: uno dei residenti della zona di via Cannoreto ha raccontato di avere sentito «rumori come se fossero colpi di pistola» poco prima dell’alba. Poi il silenzio. Silenzio che è durato ancora fino a quando nell’abitazione sono entrati gli agenti della polizia municipale di Camaiore il cui intervento era stato richiesto da un amico di Andrea che aveva trovato una lettera angosciosa nel quale si annunciava qualcosa di strano da parte del giovane portieer d’albergo. Dal punto di vista investigativo, la vicenda è chiusa: ieri mattina, il responsabile del posto fisso di polizia dell’ospedale Donato Alcorano – dopo un consulto con la Procura – ha «liberato» le salme di mamma Maria Palmerini e del figlio Andrea Bresciani per la sepoltura. La data dei funerali – che verranno curati dall’impresa funebre della Misericordia di Camaiore – non sono stati ancora fissati ma quasi certamente si svolgeranno domani nella chiesa parrocchiale di Capezzano Pianore, che soprattutto la donna frequentava assidusamente.

FRA GLI AMICI di Andrea Bresciani continua l’incredulità per quello che è accaduto. «Per noi – raccontano – non era capace neppure di ammazzare una mosca...». Evidentemente l’amarezza di dovere lasciare la casa e una difficile situazione economica hanno prodotto la devastante deflagrazione nella sua mente conclusasi tragicamente con l’omicidio-suicidio.