Morte di Franceschi, il pm chiede tre condanne: il 29 ottobre la sentenza

Un anno di reclusione per il medico del carcere, due anni e 3 mesi per una delle due infermiere imputate, 6 mesi per l'altra. E' la richiesta fatta dal pubblico ministero. Commozionee tensione in aula / Sfilano imputati e testimoni/ Morte di Daniele Franceschi, la madre scrive a Renzi: "Lo Stato mi stia vicino"/ Morte di Daniele Franceschi, la Procura: "Tre a processo"/L'autobiografia segreta di Daniele

Grasse, al processo Cira Antignano espone uno striscione con la foto del figlio (Lapresse)

Grasse, al processo Cira Antignano espone uno striscione con la foto del figlio (Lapresse)

Viareggio, 18 settembre 2014 - E' terminato nel pomeriggio il processo al tribunale di Grasse per la morte del viareggino, Daniele Franceschi. La giornata di oggi si è conclusa con con gli interventi dei legali dei tre imputati. La sentenza verrà pronunciata il 29 ottobre alle 14

Un anno di reclusione per il medico del penitenziario di Grasse, due anni per un'infermiera, sei mesi per l'altra. E' la pena proposta dal pubblico ministero francese Parvine Derivery che oggi nella seconda giornata del processo ha chiesto la condanna degli imputati per la morte di Daniele Franceschi, il viareggino morto nel carcere della citta' francese il 25 agosto 2010.  

Per Jean Paul Estrade la richiesta è anche di 20 mila euro di multa e dell'interdizione dalla professione per due anni. Due anni sono stati richiesti per l'infermiera Stephanie Colonna, che non era presente in aula per motivi di salute, oltre a 3mila euro di multa e l'interdizione dalla professione per un anno. Sei mesi di reclusione per l'altra infermiera del carcere di Grasse, Francoise Boselli e 3 mila euro di multa. Per lei non c'è stata la richiesta di interdizione dalla professione. 

Non sono mancati alcuni momenti di tensione nel corso del dibattimento, quando l'avvocato del medico del carcere di Grasse, uno dei tre imputati, con le due infermiere, ha polemizzato per la presenza dei rappresentanti dei comitati della strage ferroviaria del 29 giugno 2009 di Viareggio, che hanno esposto degli striscioni all'esterno del tribunale, per strumentalizzare, secondo il medico, quanto accaduto. "Ha parlato di giustizia di classe - dice Aldo Lasagna, uno dei legali della famiglia Franceschi - Ha inoltre contestato la presenza in aula anche del console italiano a Nizza, Serena Lippi, che è uscita e poi rientrata. Inoltre ha paragonato Cira Antignano ad Anna Magnani, per il suo comportamento nel corso dei racconti che si sono succeduti in questi due giorni, che l'hanno colpita dal punto di vista emotivo. Il presidente della Corte, però ha sottolineato con fermezza che il processo si è svolto con estrema correttezza, richiamando all'ordine l'avvocato".

Commossa Cira Antignano, madre di Franceschi, nell'assistere al dibattimento che ha rievocato momenti davvero dolorosi per lei e i familiari. In aula anche oggi era presente il console italiano a Nizza, Serena Lippi, per far sentire la sua vicinanza ai parenti di Franceschi. L'avvocato Aldo Lasagna, uno dei legali della famiglia, insieme a Maria Grazia Menozzi e l'altro collega francese, Luc Febbraro, ha voluto ringraziare la procura francese per "l'atto di coraggio dimostrato, appoggiando in pieno tutti gli sforzi che sono stati compiuti in questi anni per conoscere la verità e avere giustizia per questa morte misteriosa". La sentenza del processo è attesa per meta' ottobre.