Morte di Andrea Tonacci, la famiglia chiede chiarezza

Il legale in Procura; giallo sul test dell’etilometro al conducente del Suv

Il funerale di Tonacci a Seravezza

Il funerale di Tonacci a Seravezza

Querceta, 31 agosto 2015 - «Ci potranno essere novità quanto prima nell’inchiesta per la morte dell’ingegner Andrea Tonacci avvenuta il 10 agosto a Querceta». Le parole sono del legale della vittima, l’avvocato Filippo Tacchi che da qualche giorno, su incarico dei familiari (assieme al collega Franco Perfetti di Massa), sta seguendo il delicato caso: la Procura, nell’immediatezza dell’episodio, ha iscritto sul registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo Paolo Carrabs: l’uomo era alla guida del Suv che ha investito e ucciso il professionista versiliese.

Ma per l'avvocato Tacchi è necessario approfondire alcuni aspetti della vicenda, non tanto la dinamica dell’incidente che appare molto chiara. «Non conosco a fondo tutti gli atti gli atti – ha aggiunto – ma quanto prima avrò un incontro con il sostituto procuratore della Repubblica, Antonio Mariotti, titolare dell’inchiesta». Ma nei documenti che per il momento sono a conoscenza dell’avvocato c’è qualcosa che non quadra o quanto ha bisogno di una spiegazione. «Non risulta – aggiunge Tacchi – che il conducente del Suv che ha travolto e ucciso Andrea Tonacci sia stato sottoposto al test dell’etilometro, né eventualmente sia stato accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale unico per un prelievo di sangue per accertare in quali condizioni si trovasse nel momento in cui si è verificato l’incidente. Vogliamo che sia chiarita senza ombra di dubbi questo aspetto che riteniamo molto, molto importante». Nei giorni immediatamente successivi all’inchiesta la Procura di Lucca aveva nominato un consulente tecnico per la ricostruzione dell’incidente che fra qualche giorno dovrà consegnare la relazione al magistrato. Poi si vedrà.