Troiso minacciato da una rom: «Sappiamo dove trovarti a casa...»

Clima sempre più teso, il consigliere ha denunciato il fatto alla polizia

Troiso

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Viareggio, 23 giugno 2016 - «Se ci levano la casa, sappiamo dove trovarti». Glielo ha ribadito due volte. Una minaccia, forse frutto dell’esasperazione, che una donna della comunità rom ha rivolto al consigliere Luigi Troiso. Che ha deciso di denunciare il fatto alla Polizia, dopo essersi confrontato con l’assessore al sociale Mei e l’assessore alla libertà urbana Manzo. L’ordinanza di sgombero del campo Rom, al vaglio della Prefettura e prossima ad essere firmato dal sindaco Del Ghingaro, sta assumendo contorni preoccupanti. Da una parte c’è la comunità, da 7 anni ospitata in via Cimarosa, dall’altra l’amministrazione, decisa a chiudere un’esperienza trascurata nel tempo dalle istituzioni e ormai esaurita. Il campo nomadi si è trasformato in una discarica, gli allacci del gas per i cucinotti a cielo aperto sono un miccia troppo pericolosa. La giunta non vuole più chiudere gli occhi, ma al tempo stesso non ci sono soluzioni abitative per dare un tetto a tutte le famiglie registrate. Che rischiano di smembrarsi.

Ma questo non può giustificare la minaccia, che Troiso ha ricevuto qualche giorno fa. Quando si trovava di fronte alla circoscrizione per celebrare una matrimonio civile. Lì è stato avvicinato da una donna del campo. «L’ho riconosciuta – dice Troiso –; la vedo spesso in paese». E’ andata dritta alla questione: «Sappiamo che sei tu a non volerci qui, a Torre del Lago».

A niente sono servite le spiegazione del consigliere. «Ho provato a replicare, a dirle che il campo rom è un’esperienza superata. Che non ha avuto gli effetti per cui era stato allestito, ovvero stimolare l’integrazione. Che le condizioni igienico sanitarie lo rendono ormai invivibile, soprattutto per i bimbi. Che personalmente non ho pregiudizi...» Ma lei ha insistito. «Mi ha detto che non gliene fregava niente. Che se avessero perso la loro casa sapevano dove lavoro, e dove vivo». E ad accrescere la preoccupazione, per questo episodio, anche il passaggio di un auto blu di fronte al bar che gestisce. «E’ stato un cliente a farmelo notare. Passaggi continui, e l’auto che rallenta di fronte al locale anche se il semaforo è verde». «Non ho paura – conclude il consigliere –. Voglio pensare che sia solo un gesto disperato. Ma sono preoccupato per la mia compagna, che è spaventata da quello che sta succedendo. E non voglio che soffra per questa situazione». A Troiso hanno espresso solidarietà i torrelaghesi, che hanno trovato con lui un punto di riferimento. Anche Alessandro Santini, per Forza Italia, e il gruppo della Lega.