Strage, bandiere a mezz’asta, messaggio Fs: "Vicini a chi soffre" / VIDEO / FOTO

Intanto anche la Provincia rifiuta la nuova offerta delle assicurazioni

Strage di Viareggio, sette anni dopo (Foto archivio Umicini)

Strage di Viareggio, sette anni dopo (Foto archivio Umicini)

Viareggio, 29 giugno 2016 - E’ IL GIORNO del ricordo. E’ il giorno del Silenzio. Viareggio si ferma per ricordare le sue vittime – quelle 32 persone sorprese dal fuoco assassino mentre si trovano all’interno delle loro abitazioni – e per stringersi attorno ai familiari che da sette anni convivono con un dolore infinito. Senza prescrizione. Le bandiere dei bagni – non solo a Viareggio, ma anche a Lido, Marina di Pietrasanta e Forte dei Marmi – sono a mezz’asta e il segno del lutto è comparso sulle vetrine di molti negozi cittadini. Poi Viareggio si è messa in marcia: un lungo corteo è partito alle 21 e ha percorso le vie della città prima di fermarsi, come sempre, davanti a via Ponchielli attendendo qui l’ora fatidica del disastro.

Il servizio di LUCA BOLDRINI

E’ il giorno del silenzio, si diceva, ma è anche il giorno scelto dalle Ferrovie dello Stato per parlare. Lo fa tramite Gioia Ghezzi, presidente delle Ferrovie dello Stato, che rivolge un messaggio di solidarietà e cordoglio verso i familiari delle vittime: «Nessuno potrà restituire all’affetto dei loro cari le persone che sono scomparse – dice – ma il nostro gruppo desidera essere vicino a chi ha sofferto e ancora soffre per la perdita dei familiari. Vogliamo inoltre ribadire che il nostro impegno per la sicurezza di chi viaggia in treno e di chi vive nei pressi delle ferrovie continuerà a essere il primo dei nostri obiettivi».

Enti e istituzioni si schierano dalla parte dei familiari delle vittime. Anche la Provincia, come già fatto qualche giorno fa dalla Regione, ha rifiutato il risarcimento proposta dalle assicurazioni di Gatx – la multinazionale proprietario del carro della morte – che in questi giorni sono, per così dire, tornati alla carica nel tentativo di far uscire alcune parti dal processo. «Viareggio non dimentica, Viareggio ha bisogno di giustizia», queste le parole che guidano la l’azione del presidente Luca Menesini. «Come Presidente della Provincia – dice – infatti, ho rifiutato la cifra di circa 250.000 euro offerta come rimborso dalle assicurazioni perché ci dichiarassimo soddisfatti e quindi pronti a uscire dal processo. Ho detto ‘no’ convintamente, sapendo di esprimere con quella semplice parola la volontà dell’associazione ‘Il mondo che vorrei’, dell’intera comunità di Viareggio, dell’intera comunità della provincia. Non esiste una cifra che possa farci arretrare da una posizione chiara, netta e che sta dalla parte dei nostri cittadini».