Sabato 20 Aprile 2024

Chiudono l’amico nel bagno chimico e lo ribaltano: sommerso dai liquami

Per un 20enne uno dei bagni chimici collocati di fronte al teatro comunale si è trasformato in un incubo

BULLISMO I bagni chimici di piazza del Duomo, teatro di un’altra bravata

BULLISMO I bagni chimici di piazza del Duomo, teatro di un’altra bravata

Viareggio, 5 gennaio 2015 - UTILISSIMO durante l’adunata del «camel ponce» e il veglione di San Silvestro, uno dei bagni chimici collocati di fronte al teatro comunale si è trasformato in un incubo per un 20enne finito nel mirino del proprio gruppo di amici, termine che forse meriterebbe di essere riportato tra virgolette. Il giovane è stato infatti chiuso dentro, dopodiché il cassone è stato ribaltato e preso a calci, con conseguenze purtroppo ben immaginabili per il malcapitato, letteralmente travolto da decine e decine di litri di liquami, una parte dei quali riversata anche in piazza.

L’EPISODIO, disgustoso anche solo a scriverlo, è avvenuto intorno alle 2 di sabato notte ma difficilmente sfocerà in una denuncia visto, appunto, che il ragazzo appartiene al gruppo che ha deciso di mettere in atto l’increscioso scherzetto. Per il gruppo, formato da una decina di giovani, è stato l’apice di una serata piena di eccessi, come testimoniano alcuni residenti, tra grida e urla sguaiate, bottiglie di alcolici scolate come fossero acqua minerale e il fondato dubbio che si siano spinti anche oltre in fatto di sostanze ingerite. A farne le spese, e che spese, è stato uno di loro, il quale a un certo punto si è allontanato visti gli impellenti bisogni. Un gesto quasi nobile se si considerano le segnalazioni sui muri utilizzati come orinatoi da parte di chi alza troppo il gomito. Ma il bisognino del giovane è durato pochissimo perché gli altri membri della gang hanno pensato bene di chiuderlo dentro e di capovolgere il bagno chimico. A quel punto, in preda a un’alcolica eccitazione, lo hanno preso a calci e uno di loro è salito sul tetto imitando le esibizioni dei surfisti. Tutto questo innalzando ancor di più il volume delle ugole, mentre all’interno del cassone si stava consumando un piccolo dramma, con il giovane che ha dovuto subire una doccia non programmata e di certo non di acqua calda.

DIFFICILE che la telecamera tra piazza Duomo e via Mazzini abbbia ripreso qualcosa, ma il sindaco Domenico Lombardi ci tiene al fatto che quei ragazzi sentano il fiato delle istituzioni sul collo: «E’ dal danneggiamento del ‘Centauro’ di Mitoraj che li teniamo sotto controllo, sia a livello di polizia municipale che di altre forze dell’ordine. I veri artefici di queste ‘bravate’ sono due o tre: tranquilli, hanno già gli occhi addosso. Non posso dire altro».