L’Excelsior cade a pezzi in strada Bellotti: "Molti edifici allo sbando"

La presidente degli albergatori: "Anche l’ex caserma è uno scempio"

L’intervento dei vigili del fuoco sull’Excelsior pericolante

L’intervento dei vigili del fuoco sull’Excelsior pericolante

Viareggio, 17 aprile 2015 - Tra i calcinacci c’era anche qualche prezioso decoro liberty a franare al suolo in un batter di ciglia. Ieri mattina l’hotel Excelsior, da troppi anni spina nel fianco per il decoro cittadino, ha lanciato un altro grido d’allarme per lo stato di annoso abbandono. Porzioni della facciata lato piazza Puccini sono nuovamente cadute a pioggia: a sollecitare l’intervento dei vigili del fuoco (che hanno agito con tanto di cestello) sono stati proprio i tassisti parcheggiati nella parte sottostante, che poi è stata transennata per sicurezza. E dunque i taxi sono stati fatti sloggiare. Ad aprire una riflessione sul degrado dell’ex struttura in disuso dal 2007 (stuzzicò gli appetiti di alcuni imprenditori che volevano ricavarvi appartamenti e poi è finita di nuovo in vendita) è la presidente degli albergatori Elisabetta Bellotti che prospetta un’apertura di stagione difficile sia per l’assenza di decoro in ogni dove, ma anche per le troppe attività ricettive che lavorano ‘a singhiozzo’. «A Viareggio ormai solo il 20% degli hotel resta aperto tutto l’anno – rimarca – e si tratta di pochi coraggiosi che non vogliono far apparire questa città morta ma è un’impresa sempre più ardua. I più hanno aperto per Pasqua ospitando chi è rimasto giusto i due giorni di festa. Poi hanno richiuso gli alberghi in attesa del ponte del 25 aprile». Per Bellotti è «impossibile pensare che Viareggio sia pronta per l’imminente stagione», considenrando in primis proprio il lassismo perenne nella manutenzione di negozi sfitti, di case e strutture collocate nelle zone strategiche.

"Oltre che essere diventati il Deserto dei Tartari adesso siamo pure Casamicciola – ironizza amaramente Bellotti – e l’esempio non è solo rappresentato dalla vergognosa situazione in cui da anni versa l’ex Excelsior: basti pensare ai problemi avuti dalla Gamc con le criticità strutturali di Palazzo delle Muse, alle abitazioni sul lungomare che spesso restano cantieri perenni o vengono lasciate in condizioni non impeccabili, ai fondi sfitti privi di decoro nell’assoluta noncuranza dei proprietari. Altro ‘neo’ è la ex caserma dei carabinieri di Piazza Mazzini per la quale la Provincia potrebbe almeno stanziare una minima cifra per la sua tinteggiatura visto che ha recentemente completato il complesso restauro di Villa Argentina. Non servono sforzi immani. Sia l’attuale commissario prefettizio che i sindaci – aggiunge la presidente Bellotti – dovrebbero imporre il restyling esterno delle facciate, con sanzioni per privati e attività che non mantengono un aspetto dignitoso degli immobili. E per quanto riguarda gli edifici pubblici non credo ci si possa nascondere dietro la scusa della mancanza perenne di soldi: basta davvero poco per sistemare almeno l’immagine esterna".

La presidente degli albergatori ha anche un’altra proposta per ridurre i costi e garantire pure un arredo urbano verde meno spelacchiato e versione giungla. "Il Comune – suggerisce – potrebbe adottare una formula già sperimentata altrove: quando si concede un alloggio popolare ad una famiglia in difficoltà, si potrebbe richiedere in cambio che gli assegnatari si impegnino gratuitamente in attività socialmente utili come la pulizia delle strade, la manutenzione delle aiuole e perfino la sicurezza dei ragazzi all’uscita delle scuole». La necessità di un biglietto da visita presentabile è ormai più di un’emergenza «alla luce dell’imminente avvio di una stagione che si annuncia discontinua dal punto di vista della prenotazione delle camere». Per non parlare degli eventi estivi, praticamente ridotti a zero. «Anche prima del commissariamento – ricorda Elisabetta Bellotti – quando le associazioni di categoria volevano proporre qualcosa l’iter era così farraginoso che è passata davvero la voglia a tutti".

Francesca Navari