Aurora, il disperato appello della mamma: "Se qualcuno sa, parli senza paura"

Resta ancora sotto sequestro dei vigili urbani la Lancia Y sospetta AURORA, IL SOSPETTO SU UN'AUTO PIRATA / INCIDENTE, LE FOTO / TRAGEDIA IN SCOOTER, MUORE A 15 ANNI /STRAZIANTE ADDIO / VIAREGGIO IN LACRIME

Aurora Francesconi

Aurora Francesconi

Viareggio, 31 luglio 2014 - «SE QUALCUNO ha visto qualcosa si faccia avanti con noi della famiglia o con il comando dei vigili urbani». Nel giorno del funerale la mamma di Aurora, Elisa Domenici, trova la forza per rinnovare l’appello agli eventuali testimoni dell'incidente in cui la 15enne ha perso la vita. «Parlate senza paura. Tutto — ha aggiunto — può essere importante per arrivare alla verità». Una verità verso la quale stanno lavorando gli agenti della polizia municipale sotto il coordinamento del comandante Vasco Comaschi. E’ un’indagine a 360 gradi dove non viene esclusa nessuna possibilità. La Lancia Y fermata nei minuti successivi alla tragedia resta ancora sotto sequestro per consentire agli agenti della polizia municipale di completare gli accertamenti nei più piccoli dettagli. Però, a ieri, nessun provvedimento è stato adottato nei confronti dell’anziano automobilista, un 86enne della provincia di Firenze, che era alla guida della macchina. Alcuni testimoni avevano notato l’auto nelle vicinanze del luogo in cui Aurora è andata a sbattere contro il palo della luce, ma sembra che nessuno al momento abbia materialmente assistito all’incidente. I graffi e le ammaccature trovate sulle due fiancate dell’auto, al momento, non sono considerati compatibili con quelli trovati sullo scooter. Insomma non ci sarebbero elementi oggettivi per considerare quell’automobilista — che poi, non essendosi accorto di nulla, si era fermato a fare spesa alla Coop con la moglie — come responsabile dell’incidente che ha coinvolto Aurora. Ecco perché le indagini dei vigili urbani si muovono in tutte le direzioni. Forse è stata spinta via da un’altra auto pirata; o forse ha perso lei stessa il controllo del mezzo, come purtroppo può capitare a chiunque per mille diversi motivi. Il destino crudele ha voluto che nella caduta (da qualsiasi cosa o persona sia stata provocata) la ragazzina sia andata a sbattere contro un palo della luce. Fosse caduta 30 centimetri prima o dopo, le conseguenze non sarebbero state così devastanti. E invece siamo a piangere la morte di una quindicenne che ha sconvolto l’intera comunità di Viareggio e Torre del Lago. Una ragazza solare e ben voluta da tutti. L’immensa partecipazone della gente alla camera ardente prima e ai funerali poi ne è stata la riprova più fedele.