In sei anni 50 milioni di tasse comunali evase e non recuperate

Dai conti della Patrimonio emergono anche 28 milioni di multe mai riscosse. E' la vera causa del disavanzo

Pagamento delle tasse

Pagamento delle tasse

Viareggio, 18 settembre 2014 - POLITICI ladri, o cittadini evasori? A leggere i social network è in atto una crociata che chiede il risarcimento del mega disavanzo comunale da parte di chi ha amministrato Viareggio. Ma una cosa è sostenere la necessità del risarcimento di eventuali danni erariali. Altro è affermare che i soldi del «buco» sono stati rubati. A parte qualche operazione chiacchierata, ma di cui non sono mai venute fuori prove, è azzardato parlare di ruberie. Invece è quasi certo che sono stati fatti, o sono stati omessi, atti che potrebbero costituire danno erariale: una sentenza potrà venire eventualmente dalla Corte dei conti, non certo dalla fissazione del sindaco Betti di trovare i colpevoli. La legge non gliene dà facoltà. Piuttosto, bisognerà che i viareggini prendano atto che l’evasione fiscale registrata nei tributi locali dal 2008 a oggi, e mai recuperata, equivale quasi al disavanzo di competenza approvato dal consiglio comunale a fine agosto, 53 milioni di euro, più le future sopravvenienze passive. LE PESANTI critiche, per non dire accuse, lanciate dall’amministratore della Patrimonio Gian Luca Ruglioni alle scritture del consuntivo 2013 non possono essere liquidate con un banale «sono dati inattendibili». Le implicazioni giuridiche sono corpose. Ma se è opinabile quanto, di 103 milioni di crediti, sia ancora esigibile secondo la ricostruzione fatta da Ruglioni, è fuori discussione il totale delle somme evase, decine di milioni dal 2008 a fine 2013, su tutti i tributi locali. Ed è fuori discussione che prima di Ruglioni poco o nulla è stato fatto per recuperare questa evasione, o elusione. RICAPITOLIAMO le cifre. Per Ruglioni i crediti a favore del comune sono 103 milioni, sulla carta. Comprendono i 26,7 milioni dovuti dalla Patrimonio (somme riscosse e non riversate), dal che discende che le sanzioni e i tributi non pagati da cittadini e imprese ammontano a circa 77 milioni. Non facciamoci illusioni: anche con le percentuali di recupero garantite da Ruglioni col metodo Se.Pi, nella migliore delle ipotesi ne sarebbero recuperati solo 47. Ma lasciando da parte la praticabilità, i tempi lunghi delle ingiunzioni coattive e dei pignoramenti, e i reali effetti sul disavanzo, resta la questione di base: viareggini e forestieri proprietari di immobili e attività a Viareggio, dal 2008 al 2013, hanno evaso o eluso secondo la Patrimonio 77 milioni di tasse locali e sanzioni amministrative e al Codice della strada. Chi e perché non ha provveduto, anno per anno, a fare le pratiche di recupero coattivo come avviene in qualsiasi comune italiano? Quali sono le categorie più esposte in questa evasione? A queste domande, cui anche recentemente la Patrimonio non ha dato risposta, salvo un ammiccamento all’esposizione di molti balneari sulla Tares pregressa, potrebbe provvedere il sindaco Betti, che ha il potere di imporre questi indirizzi alle sue società, molto più facilmente che tentare di scoprire i responsabili del dissesto di fatto. VEDIAMO dunque i totali arrotondati, voce per voce, di questa evasione, indipendentemente dalle quote registrate già a bilancio comunale, o della svalutazione collegata all’esigibilità. Cioè, parliamo delle somme evase e non di quanto potrebbe essere recuperato. Al momento, sull’Ici, mancano ancora all’appello 9 milioni che qualche proprietario immobiliare tiene in tasca, confidando nella prescrizione quinqauennale fin qua goduta. Per l’Imu mancano circa 3,9 milioni. Sui rifiuti i mancati pagamenti sono mostruosi, in tutto circa 32 milioni: 2,7 milioni di Tarsu, 20,4 milioni di Tia, e 9,3 milioni di Tares. Per la pubblicità, 1,4 milioni. Per la Tosap 132 mila euro. Per la Cosap, sempre suolo pubblico, circa 2 milioni. E ben 28 milioni di sanzioni amministrative e al codice della strada, suddivise tra circa 7 milioni del periodo 2011-13, e 21 già messi a ruolo a ritroso dal 2010. Forse i politici hanno goduto di benevolenza elettorale consentendo ai furbi di evadere e eludere, ma di certo non hanno rubato questa montagna di soldi. E il grosso del danno alle casse comunali sta proprio qua, almeno in termini contabili, secondo la nostra modesta opinione. di BEPPE NELLI