Delitto Iacconi, un altro minorenne può uscire dal carcere

Il legale ha depositato la richiesta di affidamento in una comunità

La città è rimasta sconvolta per la brutalità dell’aggressione subita da Manuele Iacconi (Umicini)

La città è rimasta sconvolta per la brutalità dell’aggressione subita da Manuele Iacconi (Umicini)

Viareggio, 23 maggio 2015 - Anche il secondo giovane coinvolto nel delitto della notte di Halloween - il 17enne che si è autoaccusato della morte di Manuele Iacconi - potrebbe uscire presto dal carcere minorile di Roma ed entrare in una comunità-alloggio. In Umbria o nella Marche. E’ quel che emerge dagli ultimi atti dell’inchiesta seguita dalla Procura dei minorenni di Firenze: ai magistrati fiorentini infatti il legale del 17enne ha depositato nelle ultime ore la richiesta di concessione dell’affidamento in comunità, provvedimento che era stato già applicato anche per l’altro minore coinvolti nell’inchiesta. L’avvocato Giacomo Ciardelli non conferma né smentisce questa circostanza che emerge dalle carte fiorentine dell’inchiesta. «Non c’è niente da dire» ha sottolineato il legale rimandando alla prossima settimana.

La Procura fiorentina vuole semmai riascoltare quanto prima i due minorenni finiti in carcere per l’assassinio del giovane imprenditore di Piano di Mommio, Manuele Iacconi e per il ferimento del suo amico, l’ex corridore professionista Matteo Lasurdi. I legali degli indagati sono impegnati nel definire il calendario nel quale poter arrivare all’interrogatorio nel corso della stessa giornata: non è neppure da escludere che si possa essere anche un confronto fra i due, per definire una volta per tutte, anche per allontanare le zone d’ombra, presenti nella ricostruzione dell’episodio visto che anche nei giorni scorsi gli uomini del commissariato hanno ascoltato altri elementi che hanno avuto un ruolo apparentemente secondario nella vicenda. Resta semmai da capire quali sono i tempi tecnici con i quali il Tribunale fiorentino si pronuncerà sulla richiesta della concessione dell’affidamento in comunità del minorenne (diventato da poco tempo, maggiorenne) che ha ammesso di avere colpito con il casco Manuele Iacconi. Non solo: c’è da capire se la Procura di Lucca - che ha indagato due maggiorenni, per i quali però non ha mai ottenuto nessun provvedimento restrittivo - intenderà chiudere le indagini preliminari, se in contemporanea con i colleghio fiorentini, oppure andando avanti per la sua strada.