Estate, guerra ai vucumprà: vertice interforze al commissariato

E l'assessore Manzo mobilita i vigili contro le bici in Passeggiata

Abusivi in Passeggiata

Abusivi in Passeggiata

Viareggio, 3 luglio 2015 - Lotta all’abusivismo commerciale, ai venditori ambulanti non autorizzati, agli «spacciatori» di griffe contraffate. Sì va beh, quante ne abbiamo viste e sentite: ma proprio in Versilia? Proprio qua dove i vucumprà stranieri e italiani pullulano, dove si smerciano perfino i prodotti ittici senza autorizzazione, dove l’ambulante che batte la spiaggia ha da tempo rotto il muro del minuto tra l’uno e l’altro e gli altri ancora che si fermano all’ombrellone? Di questo problema, come tutte le estati, ne hanno discusso tutte le forze dell’ordine della Versilia in una riunione organizzata dalla Prefettura al commissariato di Viareggio. Per il Comune c’era uno che conosce bene quegli uffici, l’ex questore Maurizio Manzo, oggi assessore alla sicurezza della giunta Del Ghingaro. E l’assessore poliziotto, stavolta con la stelletta vera e non per hobby come quando ai tempi di Marcucci Antonio Nicoletti si mise a fare l’assessore sceriffo, conosce bene la città e la Versilia.

Eppure sembra convinto di poterne perforare la scorza confusionariamente anarchica. «Ci saranno pattuglie di tutte le forze – spiega Manzo – che agiranno nelle zone calde della Versilia, e anche in città, per contrastare l’abusivismo commerciale... No, al momento non abbiamo parlato dei vucumprà sulle spiagge». E certo, vuoi mettere la sinistra che subito spalleggia ogni immigrato al di là dell’attività più o meno lecita che svolge? E’ l’eterna battaglia tra il buonismo e l’economia di mercato che vede i turisti sempre più insoddisfatti del trattamento che ricevono, e che ricomprende anche la petulanza dei venditori ambulanti, i quali spesso si trasformano in questuanti. Non vogliamo essere cinici, queste persone vivono la loro tragedia personale permanente. Ma il turista medio la pensa così: «Son qua a spendere soldi, mi posso rilassare un paio d’ore al mare? O devo farmi carico dei problemi del mondo e del menefreghismo dell’Europa, della Francia, della Germania, della Gran Bretagna?».

Ma Maurizio Manzo è uomo dalle mille risorse e assicura che la polizia municipale, al momento impegnata nel trasferimento del comando all’ex tribunale, farà la sua parte. Soprattutto in Passeggiata: «Un altro problema che voglio subito affrontare è la presenza dei ciclisti nella zona pedonale. C’è la ciclopista, ci sono i cartelli di divieto delle biciclette in Passeggiata, non possiamo tollerare che i ciclisti sfreccino accanto ai pedoni e magari investano, come è già accaduto, le persone o addirittura i bambini. Dobbiamo educare le persone a rispettare regole e divieti nell’interesse di tutti». Manzo si prepara ad affrontare una delle questioni più anticamente irrisolte di Viareggio, visto che qua la gente è abituata a fare quel che le pare in barba a regole e segnaletica. Anzi, l’anarchia viareggina è un vanto, fa parte della cultura locale, è un valore che i forestieri vivono un po’ come subcultura (in senso sociologico, la subcultura non è un’offesa).

Manzo ha diretto la polizia qua e forse si illude di vincere la battaglia. Intanto i viareggini guardano alla Passeggiata malridotta, brontolano, poi però tanti la percorrono in bici (come via Battisti) inneggiando a quanto è bella invece la Passeggiata del Lido. Tutto il mondo è paese. A Lido non c’è, o non viene rispettata, l’ordinanza bon ton che fece a suo tempo a Viareggio l’ex assessore Nicoletti: a torso nudo, anche in costume, la gente gira a frotte e riempie perfino locali di somministrazione alimentare. E non mancano gli abusivi, perfino al mercato settimanale, come ha documentato Alessandro Santini con le cassette vuote del fruttivendolo irregolare sempre abbandonate accatastate sulle aiuole. Quel venditore è italianissimo, mica un povero immigrato: alla fine, cencio dice sempre male di straccio.

Beppe Nelli