Giulio Regeni come Daniele Franceschi. 'Battiamoci per avere giustizia'

Mamma Cira scrive ai genitori del ricercatore ucciso in Egitto

Daniele Franceschi e Giulio Regeni

Daniele Franceschi e Giulio Regeni

Viareggio, 3 maggio 2016 - Un filo sottile lega mamma Cira con la madre di Giulio Regeni, il ricercatore italiano trucidato in Egitto. Due madri sconvolte dal dolore non soltanto per la perdita del figlio ma anche per le modalità con cui è avvenuta la morte. Come Regeni, anche Daniele Franceschi, viareggino di 37 anni, è deceduto all’estero. All’interno di una cella di un carcere di Grasse dove era detenuto per un reato banale. Per la sua morte sono già stati condannati il medico e un’infermiera del carcere. Per omicidio colposo, vale a dire per negligenza medica. Una versione che non ha mai convinto mamma Cira che dal 25 agosto del 2010 si batte per avere giustizia e verità riguardo alla morte di suo figlio.

Ora, assistita dal suo legale di fiducia, l’avvocato Aldo Lasagna, si è messa in contatto con la madre di Giulio Regeni. Poche parole, ma profondamente significative che giungono direttamente al cuore di una mamma. «Ai genitori di un figlio italiano morto all’estero per mano vile e ignota – recita la lettera – il vostro dolore è anche il mio, uguale lo sconforto e lo sgomento…Nell’eco delle vostre parole ho rivisto me stessa, il mio smarrimento, quel senso di rabbia impotente da me provato in quei cupi giorni in cui il senso della vita parve mancare…Persino lo sfregio inferto al corpo è lo stesso e vissuto da me quando in quelle fredde stanze di un obitorio francese ho potuto scorgere che celati da un velo pietoso giacevano solo dei poveri resti straziati, spogliati peraltro di ogni dignità… E’ per questo che voglio che sappiate che in ogni vostro passo, qualunque sia la decisione da voi meditata, anche la piu’ sofferta, sarò accanto a voi, perché quello che è successo a Giulio, Daniele e altri come loro non abbia più a ripetersi e non ci arrenderemo mai a quell’oscuro e malvagio potere che ce li ha strappati per sempre…Pronte a urlare al mondo intero…Pur con grida strozzate ma non soffocate…Giustizia e Verità per i figli nostri. Un abbraccio forte».