Lettera al ministro: "Criminalità, abbiamo paura". In 500 sul web chiedono interventi urgenti

L’atto d’accusa: "Furti, rapine e scippi sono all’ordine del giorno"

La piadineria derubata

La piadineria derubata

Viareggio, 18 ottobre 2014 - FURTI, scippi, rapine. Sono diventata realtà quotidiana a Viareggio, a dispetto del quotidiano, costante e meticoloso lavoro delle forze dell’ordine. Viareggio equiparata a una metropoli come Milano se non proprio come numero di reati commessi, sicuramente per un senso di paura e insicurezza che si vive in città. E non a caso che parte proprio da Milano un’iniziativa che su Internet in poche ore ha già raccolto oltre 500 adesioni e firme. Una lettera indirizzata al Ministero dell’Interno per sottoporre la delicata situazione di Viareggio. Ne è promotrice Claudia Buccheri di Milano che chiede «un intervento tempestivo per garantire il diritto alla sicurezza dei cittadini. Negli ultimi tempi e, in modo più preoccupante negli ultimi mesi, Viareggio — dice — è diventata teatro di episodi quotidiani di criminalità che mettono in pericolo l’incolumità e la sicurezza di tutti i cittadini, nonché il normale svolgimento di attività commerciali. Si verificano con altissima frequenza: aggressioni, rapine, furti, violenza, atti di vandalismo e attività illegali fuori controllo. I cittadini non si sentono più liberi di circolare liberamente nella propria città, il cui degrado non fa altro che richiamare e facilitare ulteriore insediamento di attività criminali». Di qui la richiesta di un intervento straordinario e tempestivo per ristabilire l’ordine e il diritto all’incolumità e alla sicurezza di cittadini e visitatori, diritto naturale e inalienabile dell’uomo». IL SUO appello, come detto, ha fatto proseliti sul mondo web. ​La promotrice dell’iniziativa, infatti chiedeva una firma e un commento per spiegare i moti della sua adesione. ne segnaliamo qualcuno. Valerio sottolinea che: «Perché vivere nella propria città ed aver paura di uscir di casa, non fa vivere bene la vita, che già di per se è difficile». Benedetta aggiunge: «Perché non mi sento più sicura né tra le strade della mia città né in casa mia. Chiara spiega che «sono nata a Viareggio e condivido in pieno l’oggetto della petizione. Ci sono zone diventate off limits per noi cittadini, non mi sembra giusto, per niente... Dato che il Comune non ha soldi né mezzi, abbiamo bisogno del vostro intervento». Ed Elisa ribadisce che non si sente più sicura. Troppi furti, troppe rapine insomma vengono quotidianamente consumati. E non solo nelle periferie depresse. Anche in centro e in Passeggiata, le zone che accolgono i turisti e dovrebbero essere il fiore all’occhiello di una città turistica. Zone costantemente pattugliate da polizia e carabinieri che non a casa ogni giorno mettono a segno degli arresti oppure identificano e denunciano dei clandestini. Ma il senso di insicurezza resta.