Viareggio, 20 aprile 2013 - Unire la Versilia, un’idea seducente, coltivata e difesa da tempo dal ‘grande saggio’ Giovanni Pieraccini. Ma è davvero fattibile? Che cosa ne pensano i sindaci interessati? La prima impressione è che ci sia accordo sulla necessità di coordinamento, mentre la prospettiva del Comune unico suscita minori entusiasmi.

Realisticamente, il sindaco di Pietrasanta Domenico Lombardi ha preso atto con dispiacere che la Versilia dei campanili è ancora forte: “La realtà dei fatti va in direzione opposta. Nel turismo e nella cultura per esempio, nonostante tutti i tentativi, non si riesce a coordinare nulla. Per quanto riguarda il Comune unico non credo che lo faremo subito: chi ha i soldi non li vuole divididere con gli altri”.

E fra chi ha i soldi c’è sicuramente Forte dei Marmi. Il sindaco Umberto Buratti riassume così, con franchezza: “Abbiamo introitato 20 milioni di Imu, abbiamo in cassa molti soldi e il nostro bilancio è attivo. Prima di fare una fusione bisogna guardare i bilanci. Vanno invece riscritte le regole in materia di demanio, rifiuti, acqua. I sette Comuni devono e possono fare scelte coordinate, cercare e attuare decisioni condivise”.

Il sindaco di Camaiore Alessandro Del Dotto parafrasa D’Azeglio: “Prima di fare la Versilia bisogna fare i versiliesi: ci sono differenze di mentalità, normative, infrastrutture, scelte amministrative fra un Comune e l’altro. Per fare la Versilia unita bisogna partire da una identità condivisa, altrimenti sarebbe una ‘fusione a freddo’ destinata a non riuscire”.

Ettore Neri, primo cittadino di Seravezza è quello che parla più chiaro di tutti: "Entro 60 giorni dobbiamo decidere se percorrere o meno questa strada, non possiamo tentennare oltre". "Penso che l’idea di aggregazione dei Comuni sia un’opportunità straordinaria - premette - e dobbiamo capire se siamo capaci di coglierla. La mia dimensione di Comune unico coinvolge i 4 comuni della Versilia storica: non credo sia ipotizzabile un ragionamento anche con Massarosa, Viareggio e Camaiore se non per lavorare per l’effettiva funzionalità dell’Unione dei Comuni. Dichiaro la mia disponibilità, entro 60 giorni, a accogliere richieste per una continuità territoriale con altri 2 o 3 Comuni visto che Seravezza confina con tutte le realtà della Versilia storica. E ricordo a Forte dei Marmi che il depuratore che serve loro si trova nel nostro territorio, mentre Forte è privo della fognatura a Roma Imperiale. Sarebbe importante un ragionamento più profondo sull’unicità dei Comuni che è esistita anche quando tutti abbiamo conferito i rifiuti prima a Falascaia e poi a Pioppogatto".