Viareggio, 24 settembre 2010 - E' cominciata intorno alle 9.30 di questa mattina la II assise regionale degli industriali organizzata all'interno della sala riunioni del cantiere Azimut- Benetti nella Darsena viareggina. Il primo ad intervenire è stato il padrone di casa Paolo Vitelli, seguito dal sindaco di Viareggio Luca Lunardini e dal presidente della Provincia Stefano Baccelli.

 

La parola è poi passata alla pesidente di Confindustria Toscana, Antonella Mansi che guarda con positività al futuro dell'economia Toscana: "Sul fronte della crisi questo potrebbe essere l'anno della possibile svolta -  ma avverte - la ripresa si presenta con ampi margini di disomogeneità e discontinuità, lo sciame sismico non è finito. Se ora non ci si concentra su innovazione, mercati e produttività, per l'economia Toscana la svolta rischia di tradursi nella seconda fase della crisi. Cosa che l'economia regionale non può permettersi''. Seduta ad ascoltare le previsioni della rappresentate toscana anche Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria.

 

Ancora i numeri della crisi: "L'economia regionale toscana ha lasciato sul campo un quinto della produzione industriale e del fatturato, il 17,5% degli ordinativi interni, il 14,1% di quelli esteri, il 5% dell'occupazione. La depressione economica ha bruciato 4,8 miliardi, pari a un 7,35 di pil pro capite''.

 

Mentre gli industrili si alternano al microfono, all'esterno dei cantieri gli operai, riuniti in presidio, sventolano le bandiere della Fiom - Cgil e della Fillea - Cgil toscane e di Rifondazione.

 

"Una legge regionale annuale per la competitività si può fare, se ne può discutere''. Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, risponde alla proposta della Confindustria regionale. ''La Regione sta già intervenendo - ha indicato Rossi a margine della riunione - Il piano casa sarà rivisto da subito
estendendo la possibilità di ampliamento del 20% oggi prevista per le abitazione anche alle attività produttive a patto che gli investimenti siano finalizzati alla produzione e gli interventi siano realizzati con alti livelli di sostenibilità ambientali".  Sul fronte della crisi, ha aggiunto il governatore: ''c'è un modello toscano da riscoprire, per questo stiamo lavorando su due fronti, con il taglio delle spese della Regione del 30%, e staimo altresì predisponendo un piano regionale di sviluppo che riparta dal territorio''.

 

Sul dibattuto tema del nucleare Rossi è chiaro: ''No grazie. Siamo contrari al nucleare e ci opporremo. In Toscana abbiamo preso la strada della geotermia e delle energie alternative. Il Governo porta avanti una strategia sbagliata''