Uova e insulti a Matteo Salvini, a decine rischiano di essere denunciati

Gli investigatori stanno esaminando le immagini filmate durante gli scontri / SALVINI IN TOSCANA, SABATO DI VIOLENZA / SCONTRI A MASSA / VIDEO 2: IL MANIFESTANTE FERITO VA IN OSPEDALE / UOVA E ARANCE CONTRO LE FORZE DELL'ORDINE / IL PUBBLICO AL COMIZIO - VIDEO / LA TAPPA DI VIAREGGIO / IL COMIZIO A FIVIZZANO / SALVINI A MARINA DI PIETRASANTA / IL CORTEO A PISA

Digos e investigatori stanno esaminando i filmati

Digos e investigatori stanno esaminando i filmati

Viareggio, 18 maggio 2015 - GLI INVESTIGATORI del commissariato di polizia e della Digos hanno già iniziato ieri a visionare le immagini del comizio di Salvini. Gli investigatori avrebbero già individuato alcune decine di persone (forse una quarantina) che presto potrebbero essere denunciati per vari tipi di reato che vanno dalla radunata sediziosa alla manifestazione non autorizzata, dal lancio di oggetti (uova e un sasso) alla violenza privata. Fra questi quaranta, è già stato identificato anche quello che ha preso a calci la vettura di Salvini.

Nel frattempo, il giorno dopo, si sprecano i commenti politici del dopo comizio. Massmiliano Baldini, il candidato sindaco per cui si è mosso Matteo Salvini, ringrazia le forze dell’ordine «per l’impegno a mezzo del quale – sostiene – sono riuscite a far fronte, evitanto il peggio, s una situazione molto critica da gestire, diversificata su più fronti e logisticamente complessa. Torno a chiedere a tutti di garantire la libera manifestazione del pensiero a chiunque, evitando però situazioni di tensione e di pericolo come quelle di sabato». Fabrizio pellegrini del circolo Fratelli d’Italia-An di Camaiore accusa i centri sociali di essersi comportati «come fascisti della peggior specie, eredi di coloro che propinavano olio di ricino a chi non la pensava come loro. E questo hanno fatto i Centri sociali che mi hanno impedito di ascoltare Salvini lanciando uova e sassi».

Giovanni Donzelli, candidato a vice-Governatore della Toscana e capolista a Firenze per Fratelli d’Italia battezza gli esponenti dei Centri sociali come no-cervello: «Una volta si chiamano no-global, poi no-expo, ora no-Salvini. Cambiano i luoghi e gli obiettivi, ma restano sostanzialmente dei no-cervello».

L’EX LEGHISTA, oggi parlamentare indipendente europeo, Claudio Morganti ricorda che il leader del Carroccio è stato pagato con la sua stessa moneta: «Salvini nel 1999 fu condannato a 30 giorni per oltraggio a pubblico ufficiale per aver lanciato uova contro Massimo D’Alema e la polizia. In quegli anni era lui dall’altra parte della barricata, oggi è lui a lamentarsi e a cercare di passare da vittima. Se offendi i gay, i meridionali e gli antagonisti e ti rivolgi a loro con baci provocatori, diti medi e gesti dell’ombrello, è normale che crei odio attorno alla tua persona».

Per Tommaso Fattori, candidato alla presidenza della Regione per Sì Toscana a Sinistra «Salvini continua a seminare odio. I suoi comizi rappresentano la parte più violenta di questa campagna elettorale. Noi difendiamo il diritto di manifestare e anche di contestare chi, come Salvini, incita ogni giorno all’odio e alla guerra verso gli ultimi».

Da parte sua il Pd della Toscana ribadisce «di essere contro ogni tipo di violenza e per questo condanniamo con forza quanto avvenuto a Massa e a Viareggio. ma continueremo a criticare apertamente la totale mancanza di concretezza delle proposte di Salvini e la sua tendenza a sostituire la civile discussione politica con una serie interminabile di provocazioni che mirano solo a sollevare iutili polveroni».

Paolo Di Grazia