Primo indagato per la morte di Ettore. E’ il medico che firmò le dimissioni

Ettore Manfredi aveva 63 anni. L’autopsia potrebbe essere effettuata già nella giornata di lunedì

Ettore Manfredi, aveva 63 anni

Ettore Manfredi, aveva 63 anni

Torre del Lago, 14 gennaio 2017 - E’ stato notificato un avviso di garanzia, come atto dovuto per consentire l’eventuale nomina di consulenti di parte, al medico del pronto soccorso che martedì sera ha firmato il foglio di dimissioni per Ettore Manfredi. Questo il primo provvedimento del pubblico ministero Salvatore Giannino, che aperto un’inchiesta per omicidio colposo per far luce sulla morte del geometra di Torre del Lago. Deceduto mercoledì all’alba, nel suo letto; nonostante nel pomeriggio di martedì avesse chiesto aiuto, per degli insistenti dolori al petto diffusi anche alla schiena, al reparto emergenze dell’ospedale Versilia. Dove è stato dimesso nella stessa serata con la diagnosi di «Dolore toracico aspefico». Poche ore più tardi, a casa, si è consumata la tragedia. Ettore è morto. Per capire perché il pubblico ministero ha disposto l’autopsia, fissata probabilmente lunedì. Anche la famiglia ha presentato un esposto, affidandosi al sostegno dell’avvocato Elisabetta Palmerini: «Aspettiamo l’esito degli accertamenti» dice il legale.

Anche di questa triste storia ha parlato ieri la senatrice democratica Manuela Granaiola con i vertici dell’azienda ospedaliera: la dottoressa De Laurentis, la dottoressa Grazia Luchini, il dottor Fabio Michelotti e la dottoressa Ida Aragona. L’occasione per fare il punto sulle criticità. Case della salute: in Versilia sono 6, di cui tre ‘complesse’ che dovrebbero funzionare H24: quella al Tabarracci, a Querceta e a Pietrasanta. E’ stato riconosciuto che stanno attraversando un momento critico legato al picco influenzale e al raddoppio delle chiamate.

E la necessità di migliorare la comunicazione con i pazienti per agevolare l’accesso alle prestazioni e verificare il funzionamento degli ambulatori. Organici: De Laurentis ha informato che sono stati assunti 9 medici, 13 infermieri e 10 operatori socio sanitari; mentre sulla carenza posti letto è stato evidenziato che è un problema dell’area medica, e la soluzione sarà il riequilibrio con la chirurgia, che cede continuamente letti di appoggi per altri reparti. Pronto soccorso: per un servizio più snello è necessario migliorare le funzionalità del sistema territoriale in particolare per le malattie croniche e per quelle terminali. In questo senso andrà il potenziamento del «Day Service», in collaborazione con il reparto di medicina generale e le case della salute per ridurre gli accessi al pronto soccorso. Società della salute: è stata sollecitata la nomina di un direttore, visto che il dottor Micheletti ha avuto un altro incarico nell’area vasta.

Dalla riunione è emerso che il vulnus della sanità locale sono i tempi di attesa, come per le risposte degli esami di anatomia patologica di Massa che presto dovrebbero rientrare in parametri accettabili. «Ora – conclude la senatrice Manuela Granaiola – si tratta di verificare che le soluzioni non tardino ad arrivare. La Regione ha spinto per un sistema sanitario fortemente integrato col territorio, ispirazione offuscata dai nefasti effetti della crisi e dai tagli».