Offese razziste a un baby atleta. "Episodio grave e inaccettabile"

Il presidente del Cgc Alessandro Palagi denuncia l’accaduto

Alessandro Palagi (Cgc)

Alessandro Palagi (Cgc)

Viareggio, 11 aprile 2017 - «PRIMA di tutto, il rispetto dei valori». E’ per questo che il presidente del Centro giovani calciatori, Alessandro Palagi non può accettare che su qualunque rigurgito di intolleranza o razzismo possa cadere un’ombra di indifferenza. Ed è per questo che ha deciso di raccontare un episodio che sarebbe accaduto domenica, al Palazzetto dello Sport Maliseti di Prato dove si sono incontrate l’Under 17 del Cgc e del Maliseti.

Una partita di campionato vissuta come ogni partita di hockey, con grande agonismo. Fin dal primo minuto. Ma è nell’ultimo minuto del primo tempo che l’atmosfera sarebbe cambiata, «avvelenata da commenti razzisti inaccettabili». La panchina del Cgc ha intuito subito che sulla pista era successo qualcosa di strano; la reazione inconsueta del giovane atleta viareggino, tanto da costargli un cartellino rosso, doveva avere una spiegazione. «Gioca con noi, nelle file del Centro, ormai da anni – racconta Palagi –; e non ha mai avuto atteggiamenti antisportivi o comunque eccessivi. Mai». Quella reazione sarebbe stata scatenata da una frase: «nero di m...», «ripetuta da un coetaneo sulla pista – racconta il presidente del Centro – ma anche da un gruppo di adulti seduti in tribuna quando l’arbitro ha espulso il nostro ragazzo». Al termine della gara Palagi ha anche avvicinato l’allenatore del Maliseti, «gli ho detto che il rispetto è la base per ogni insegnamento. Mi ha risposto che non era colpa sua, e che non poteva farci nulla...».

Strascichi di insulti e battibecchi si sarebbero allungati anche nel dopo partita, quando il gruppo di Viareggio ha lasciato il palazzetto per tornare a casa. Adesso il presidente del Cgc raccoglierà tutte le testimonianze, «e farò una segnalazione alla Federazione e una al Coni. Perché nello sport, ancor di più nel settore giovanile, come nella vita siamo tutti uguali». A Palagi replica subito Guerino Esposito, presidente dell’Hp Maliseti EcoAmbiente Nerini: «Si sta montando un caso sul nulla. La nostra società – dice – è composta da famiglie e giocatori onesti e contrari al razzismo. Né sul parquet né sugli spalti c’è mai stata qualche parola offensiva nei confronti del giocatore di colore del Viareggio. Il Cgc presenti pure un esposto in federazione se vuole, ma quello che conta è solo il referto arbitrale».

E l’arbitro non avrebbe sentito, né visto nulla. Almeno questo è ciò che ha riferito al termine della gara. « In squadra – prosegue Esposito – abbiamo ragazzi di colore e cinesi: figuriamoci se possiamo offendere qualcuno semplicemente per il colore della pelle. Anzi, visto il polverone sollevato siamo preoccupati per quello che potrà accadere nella partita di ritorno. Bisogna rasserenare gli animi, non montare polemiche e presentare esposti solo perché non si accetta una sconfitta».