"Tavolino selvaggio", giro di vite. Ma la scure arriva a stagione finita

Il sindaco firma le prime tre ordinanze. Altre otto attività nel mirino

Il sindaco Del Ghingaro

Il sindaco Del Ghingaro

Viareggio, 7 settembre 2017 - E alla fine della stagione balneare, con la grande folla che ha già fatto rientro in città, l’amministrazione Del Ghingaro cala la scure sul «tavolino selvaggio». Che ha impervesato per tutta l’estate, semidistrubato dai verbali della polizia municipale, dalla denuncia pubblica de La Nazione lo scorso 20 agosto e dalle ammonizioni del presidente di Confcommercio, Piero Bertolani. Ora contro l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte delle attività commerciali arriva la firma del sindaco per le prime tre ordinanze che dispongono per altrettanti locali, la rimozione di tavoli, sedie e quant’altro ecceda dallo spazio in concessione, pena lo sgombero coatto e la chiusura del locale. Dal momento della notifica dell’ordinanza il proprietario ha 7 giorni di tempo per ottemperare a quanto richiesto, oltre il quale provvederà il Comune con gli operai del cantiere (e con Sea). Gli arredi rimossi verranno stoccati nei magazzini comunali, per 60 giorni. Decorso tale termine, senza l’intervenuto pagamento, non essendo possibile la loro restituzione, verranno acquisiti al patrimonio comunale. Dal settimo giorno scatterà anche la chiusura dell’esercizio per un minimo di 5 giorni o, comunque, finché non verrà saldato quanto dovuto per lo sgombero eseguito dal Comune.

A oggi, le ordinanze previste sono in tutto 11 e riguardano locali che occupano abusivamente suolo pubblico in maniera permanente, tutti già accertati dalla polizia municipale: si va da un massimo di 99 metri quadrati ad un minimo di 8 metri quadrati. Alcuni si trovano in Passeggiata, altri nel centro cittadino o lungo via Coppino. Tutti, indistintamente, hanno già ricevuto una o più sanzioni. Le ordinanze di sgombero, e conseguente chiusura, partiranno dagli esercizi che occupano abusivamente maggiore superficie. Invece, per quegli esercizi che abitualmente aumentano il numero di coperti, mettendo tavoli in più lungo il perimetro della concessione e ritirandoli a chiusura, sono previsti controlli più stringenti nel corso del fine settimana: al secondo controllo, chi risulterà non in linea con la concessione, si vedrà notificata la stessa ordinanza e potrà incorrere nello sgombero coatto e nella chiusura temporanea. «Un provvedimento che arriva dopo reiterati avvisi e svariate multe – commenta il sindaco Giorgio Del Ghingaro -: la lotta all’abusivismo passa anche e soprattutto dal rispetto delle regole. Regole che ci sono e valgono per tutti: per chi occupa abusivamente suolo pubblico ma anche per chi non paga il dovuto». Allo studio della giunta c’è poi una modifica del regolamento Cosap, che prevede l’equiparazione dei morosi agli occupanti abusivi. In sostanza anche i soggetti non in regola con il pagamento del canone rischieranno la chiusura. «Il rispetto della legalità è al primo posto per questa Amministrazione» conclude il primo cittadino.